Ancora nessuna bonifica del fosso di Precetto: imperversano degrado e vegetazione selvaggia

FERENTILLO – Non si placa la polemica sulla situazione che imperversa nel greto del fosso che dal Castellone attraversa  Monterivoso per poi giungere a Precetto dove, finendo il suo corso, si getta nel Nera.

Tutto il tratto è in una situazione di abbandono al tal punto che la vegetazione,  ha coperto letteralmente il letto del fosso, ma non solo, anche i giardini, le abitazioni, gli orticelli confinanti. È una emergenza a tutt’oggi irrisolta da chi di competenza che dovrebbe non solo tutelare l’ ambiente, ma anche la sicurezza dei cittadini e delle cose. A differenza della situazione dell’ altro fosso di Ancaiano in secca, situato a Matterella sistemato poco tempo fa, questo a Precetto ancora nessuno ha provveduto alla sistemazione, anche perché ancora porta l’ acqua e da ricovero a speciali qualità di pesci (in riproduzione) trota Fario e crostacei come il gambero di fiume (in via d’ estinzione) notato più volte dai Cittadini.

Il problema sì sta portando avanti da diversi mesi e non sono bastate le proteste dei residenti confinanti, soprattutto questa estate, i quali hanno segnalato sulla stampa a viva voce, la presenza di rettili, topi e quant’ altro nell’ area giardini fino a dentro le abitazioni. Tutto questo degrado e abbandono si può notare dal ponte che da piazza Vittorio immette all’ area parcheggio, al lavatoio, giardinetto e giochi per bambini.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.