PERUGIA – Oltre 300 pagine per ripercorrere 50 anni di storia di Anci Umbria. Si intitola “Anci Umbria 1974 – 2024. Un lungo cammino al fianco dei Comuni umbri” il libro realizzato in occasione di questa importante ricorrenza, curato dallo storico Luciano Taborchi con il contributo di Silvio Ranieri (segretario generale Anci Umbria), edito da Morlacchi Editore. Il volume, che sarà presentato nel corso di una cerimonia in programma il prossimo 22 marzo presso la sala dei Notari di palazzo dei Priori a Perugia, racconta il percorso nazionale di Anci, cominciato nel 1901, che ha visto una svolta nel 1974 con la nascita delle Anci regionali, tra cui la sezione umbra, guidata dall’allora sindaco di Terni Dante Sotgiu (1974 – 1978).
Undici presidenti e tre segretari generali si sono avvicendati alla guida dell’Associazione che da soggetto politico-istituzionale si è trasformata, adattandosi alle esigenze dei Comuni, ad erogatore di servizi. Dopo Sotgiu alla presidenza c’è stato un altro sindaco di Terni, Giacomo Porrazzini (1978-1990). Sono seguiti: Maurizio Benvenuti (1990 – 1993), vicesindaco del Comune di Terni; Paolo Barboni (1993-1997), sindaco di Gubbio; Stefano Cimicchi (1997 – 2004), sindaco di Orvieto; Catiuscia Marini (2004 – 2007), sindaco di Todi; Paolo Raffaelli (2007 – 2009), sindaco di Terni; Fernanda Cecchini (2009 – 2010), sindaco di Città di Castello; Wladimiro Boccali (2010 – 2014), sindaco di Perugia; Francesco De Rebotti (2014 – 2020), sindaco di Narni; e per finire Michele Toniaccini, sindaco di Deruta, attualmente in carica. I tre segretari generali che si sono alternati alla direzione di Anci Umbria sono stati Alberto Montebello, a cui è seguito per qualche mese Valentino Valentini. Da 25 anni, infine, è Silvio Ranieri a guidare l’ufficio.
“Uno dei momenti più importanti che abbiamo vissuto come Anci Umbria – racconta Ranieri – è stata nel 2008 la nascita del Cal, il Consiglio delle autonomie locali, quale organo di consultazione, di partecipazione ai processi decisionali della Regione e di rappresentanza unitaria del sistema delle autonomie locali dell’Umbria. Già guidavo Anci nel momento in cui abbiamo vissuto la massima espressione dell’autonomia dei Comuni. Poi, le ristrettezze finanziarie ci hanno costretto a rimodularci dando vita ad un sistema di servizi che fosse di supporto alle autonomie locali. Da qui sono nate Federsanità nel 2009, realtà che associa le Aziende Sanitarie locali ed Ospedaliere insieme ai rappresentanti dei Comuni associati ad Anci, e la ProCiv nel 2016, sistema operativo a supporto dei Comuni in materia di protezione civile, che ha fatto anche un un grande lavoro di squadra insieme ad Anci Umbria e Federsanità durante la pandemia. Lavoro di supporto amministrativo, logistico nei confronti dei Comuni e dei cittadini. Mentre eravamo già soci di Felcos, l’associazione dei Comuni per uno sviluppo sostenibile nata nel 2007”.
“Nel corso dei miei 25 anni da segretario generale – prosegue Ranieri – Anci Umbria è molto cambiata e ho cercato sempre di assecondare e seguire l’indirizzo politico dei presidenti che si sono avvicendati. Siamo stati anche promotori di buone pratiche in tema di promozione enogastronomica del territorio. Fino a quando eravamo nella vecchia sede di Anci, situata in via Cartolari, vicino a piazza Mazzini a Perugia, per Natale facevamo un pranzo con tutti i Sindaci promuovendo anche i prodotti tipici del territorio. Dopo il terremoto del 2016, invece, ci siamo spostati e gli spazi attuali non ci permettono più di farlo ma ci tengo a ringraziare la Provincia di Perugia per averci accolto all’interno del suo palazzo, un gesto che sta significare il sostegno e la sinergia tra gli enti locali”.
Ma il libro non racconta solo la storia ma ha anche un occhio al futuro. “Anci Umbria nell’ottica di Associazione a servizio dei Comuni – conclude Silvio Ranieri – sta diventando sempre di più un erogatore di servizi a supporto degli enti locali come, ad esempio, con il servizio civile, la formazione 0-6 e il supporto al Pnrr. Sosteniamo i Comuni anche nella progettazione europea”.