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Anche Terni si colora di simboli contro la violenza sulle donne

TERNI – In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, domani 25 novembre, la città non rinuncia alla manifestazione. Nonostante l’emergenza Covid Terni si riempirà di simboli a testimonianza dell’evento. Il tutto dominato dai due colori legati a questa giornata: il rosso e l’arancione.

Cristiano Ceccotti

“La violenza contro le donne – ha affermato Cristiano Ceccotti, assessore al welfare del comune – è un fenomeno molto complesso che si è avuto la forza di affrontare in maniera sistematica solo da pochi decenni. Questa problematica è una piaga per la nostra società che necessita, contemporaneamente di interventi coordinati su più fronti: dalla prevenzione, alla repressione, al sostegno e alla tutela delle donne vittime di abusi”.

Nel corso della giornata di domani sarà possibile osservare una panchina rossa con una pergamena con le parole di Papa Francesco sotto l’atrio di palazzo Spada a testimonianza di come la comunità intera dica no alla violenza. La BCT (Biblioteca Comunale di Terni) ospiterà una poltroncina rossa e alcune opere realizzate dagli studenti del liceo artistico Orneore Metelli sul tema della violenza sulle donne. Inoltre la scultura Fatu e i riquadri di Largo Villa Glori saranno illuminati con luci arancioni e rosse.

Elena Proietti

“È il terzo anno che partecipo come assessore alle pari opportunità – ha affermato Elena Proietti, assessore alle pari opportunità del comune – alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne; il mio intento è stato sempre quello di fare un appello alle donne perché denuncino, perché non provino vergogna, perché escano dall’incubo che le perseguita. Nel pensiero generale la violenza di genere è lontana da noi e invece nella mia esperienza di vita mi sono accorta che è molto più vicina di quanto si possa pensare. Anche chi sembra insospettabile all’interno delle mura domestiche, si trasforma a volte, in una bestia contro la propria donna e i propri figli. Questi ultimi infatti, come le donne, sono vittime di queste violenze e probabilmente i più colpiti. Mai come quest’anno in piena pandemia, con la stessa che ci tiene il più possibile a casa, le donne vittima di violenza devono uscire da quella situazione, il nostro compito è aiutarle, supportarle per non farle sentire sole. Donne non siete sole!”.

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