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Anche il Gonfalone di Perugia a Ravenna per partecipare all'annuale dantesco

RAVENNA – Assisi nel suo etimo di “ascesi” in relazione con l’Oriente e il fiume Gange da cui sorge il Sole perché terra natale di San Francesco, Nocera Umbra e Gualdo Tadino in posizione sfavorevole rispetto alla citata Perugia di cui subivano il dominio, Spello. Nel Canto XI del Paradiso, il sommo Poeta fa ampio riferimento all’Umbria, a Perugia come territorio spiritualmente nobile contrapposto nel panegirico attribuito a San Tommaso al decadimento dell’Ordine dei domenicani. Riecheggia nelle terzine dell’Alighieri tutto il rigore etico e morale di un Medioevo spiritualmente autentico che cominciava a contrapporsi apertamente al potere temporale e alle “devianze” della Chiesa nelle sue varie articolazioni. La grande forza propulsiva che apportò il misticismo del francescanesimo ne scandì anche una diversa visione, più strettamente legata ad una categoria “salomonica”, piuttosto che decadente. Perugia e l’Umbria sono quindi tessere fondamentali per ricostruire il puzzle della complessa “visione” sociale, politica e spirituale di Dante Alighieri. In base anche a queste considerazioni Perugia con il suo Gonfalone e la presenza dell’assessore comunale alla cultura Leonardo Varasano faranno parte delle città che sono state attraversate da Dante Alighieri e cantati nella Divina Commedia che domenica 8 settembre, a partire dalle 9, parteciperanno all’Annuale dantesco, giornata nella quale si commemora, la seconda domenica di settembre, l’anniversario della morte del Poeta, quest’anno il 698°, e alla quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
L’appello partito da Ravenna ha destato una risposta entusiasta. Risultano 34 i sindaci e gli amministratori, provenienti da 29 città, che parteciperanno all’Annuale dantesco.
Tra i partecipanti si segnalano Maria Ida Gaeta, segretario generale del Comitato nazionale dantesco, l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, il sindaco di Firenze Dario Nardella, la presidente della commissione Cultura del Comune di Verona Daniela Drudi, coem già detto l’assessore alla Cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano, rappresentanti di quasi tutti i Comuni dell’Emilia Romagna.
 
Suggellato dall’offerta dell’olio per la lampada votiva della Tomba, l’Annuale è il cuore degli eventi danteschi, che si protrarranno fino a dicembre e per il cui programma completo si rimanda al nuovo sito www.vivadante.it, che sarà online a partire dal prossimo fine settimana.
 
“Il corteo – scrive Maurizio Tarantino, direttore dell’Istituzione Biblioteca Classense – che ha una tradizione antica (quasi 70 anni) che si è saputa rinnovare testimoniando la memoria e allo stesso tempo l’attualità del messaggio dantesco, partirà alle 9 da piazza del Popolo alla presenza di 18 gonfaloni, con l’Azione corale di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, fondatori e direttori artistici del Teatro delle Albe.
Sulla scorta del Cantiere Dante – lo straordinario progetto da loro ideato e diretto, realizzato su commissione di Ravenna Festival con il sostegno del Comune di Ravenna e della Regione Emilia Romagna – Martinelli e Montanari hanno elaborato quest’azione, un corteo guidato da artisti disposti a lasciarsi a loro volta guidare da Dante, coinvolgendo i cittadini di Ravenna, insieme a quelli di Firenze, Verona, Matera, e Sandro Lombardi che con questa partecipazione aprirà il progetto ‘Divina Commedia 2021’ (Compagnia Lombardi-Tiezzi/Laboratorio della Toscana/Associazione Teatrale Pistoiese)”.
 
L’itinerario vedrà Ermanna Montanari, Marco Martinelli, Gianni Plazzi e i cittadini del Cantiere Dante alle 9.30 davanti alla tomba di Dante per il canto I del Purgatorio e Sandro Lombardi in piazza San Francesco per il canto II del Purgatorio al termine della prolusione, alle 10.15 alla sala Dantesca della biblioteca Classense, di Lucia Battaglia Ricci dal titolo “La Commedia nello specchio delle immagini”, restituzione del miracolo della poesia dantesca per immagini, attraverso un commento figurato. L’Azione corale vedrà anche la partecipazione del Coro Ludus Vocalis Voci bianche, diretto dalla maestra Elisabetta Agostini, del Coro polifonico Ludus Vocalis, diretto dal maestro Stefano Sintoni, e di Simone Marzocchi, Francesca Castorri e Giacomo Pugliese.
 
Alle 12, nella basilica di San Francesco, sarà celebrata la messa di Dante, presieduta dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, in suggello al legame profondo tra le città a cui si legano la nascita e la morte del più grande poeta dell’Occidente. L’accompagnamento musicale sarà a cura della Cappella Musicale di San Francesco diretta da Giuliano Amadei.
Alla messa seguirà l’offerta dell’olio alla Tomba di Dante da parte del Comune di Firenze.
La mattinata si concluderà con un momento conviviale nel giardino del teatro Rasi, in via Padre Genocchi 7 (prenotazione obbligatoria entro il 4 settembre a cantieredante@ravennateatro.com).
 
In serata, alle 21 al Palazzo dei congressi di largo Firenze (ingresso libero fino ad esaurimento posti), Jonathan Safran Foer – autore di romanzi come “Ogni cosa è illuminata”, “Molto forte, incredibilmente vicino” e “Eccomi”, tutti editi da Guanda – in dialogo con Matteo Cavezzali dedicherà il suo intervento “Possiamo salvare il mondo, prima di cena” agli eccessi che mettono a rischio distruzione il mondo (e alla cura possibile), traendo spunto dal nuovo saggio “Possiamo salvare il mondo”, compiendo così un viaggio dantesco nell’inferno che potrebbe diventare il pianeta se non si interviene subito.
 

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