Amici della musica, ventotto concerti per una stagione importante

PERUGIA – Paavo Järvi nell’aprile prossimo. Bisognerà aspettare qualche mese per fruire della presenza di uno dei più grandi direttori viventi insieme alla Deutche Kammerphilharmonie di Brema, ma la stagione 2023-2024 co-organizzata da Amici della musica e dalla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, è tra le migliori e promette di coinvolgere pubblici variegati oltre a quei giovani che sempre più numerosi affollano le sale concertistiche con rinnovato entusiasmo. Un po’ di numeri forniti da Anna Calabro, presidente della Fondazione Musica Classica che quest’anno compie il suo ventesimo anno di attività con una particolare attenzione al sociale, dall’educazione musicale ai bambini, ai concerti nel penitenziario di Capanne. Proprio riferito ai bambini è il dato delle 130 mila presenze in relazione ai progetti a loro dedicati. Sono 78 gli anni di attività concertistica degli Amici della musica, iniziata nel 1946 e ammontano a 2.779, con il prossimo, il numero di concerti svolti. Dell’aspetto sociale dell’attività ha anche parlato Ilaria Borletti Buitoni, presidente di Borletti Buitoni Trust che sostiene i progetti, anche grazie all’apporto fondamentale dell’Orchestra da Camera di Perugia.

 

 

Bisognerà ancora aspettare – come ha svelato l’assessore alla cultura Varasano – anche per fruire dell’auditorium di San Francesco al Prato anche per tentare di porre rimedio alle criticità di un recupero che desta molti dubbi riferiti soprattutto al palco e all’acustica. Per tornare allo specifico della stagione, è impossibile sintetizzare le presenze ai 28 concerti in programma da ottobre al maggio prossimi. Citiamo molto approssimativamente i più importanti come quello di Europa Galante, orchestra barocca guidata da Fabio Biondi; Patricia Kopatchinskaja, Alexader Lonquich, poi, come li ha definiti il direttore artistico Enrico Bronzi, gli interpreti italiani della generazione di mezzo: Massimo Quarta, Alessandro Carbone, Enrico Pace. Al Cucinelli su iniziativa del direttore artistico Fabio Ciofini la pianista Mariangela Vacatello con L’Orchestra da camera di Perugia; l’astro nascente del violoncello Ettore Pagano; Enrico Dindo e Carlo Guaitoli, violoncello-pianoforte, ma anche i Solisti Aquilani diretti da Orazio Sciortino. E domenica 7 aprile 2024, a trecento anni dalla sua prima esecuzione, nella Basilica di San Pietro, la co-produzione della Passione secondo San Giovanni di J.S. Bach con grandi interpreti e il Coro da Camera Canticum Novum per la direzione di Fabio Ciofini. Durante la Settimana dell’Avvento inoltre testi poetici e narrazioni verranno letti da affermati attori. Conferenze musicologiche all’Auditorium Santa Cecilia e virtuosi organisti europei daranno vita a quattro concerti sull’organo settecentesco di Solomeo.

Claudio Bianconi: Arte, cultura, ma soprattutto musica sono tra i miei argomenti preferiti. Ho frequentato il Dams (Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema). Tra i miei altri interessi figurano filosofia; psicologia archetipica; antropologia ed etnologia; fotografia-video; grafica, fumetti, architettura; viaggi.