FOLIGNO – Un’affascinante e tormentata storia che narra i tentativi del musicista americano di entrare nell’Olimpo della musica colta. Lui è George Gershwin e l’allestimento è quello che propongono Stefano Valanzuolo per il testo e la voce narrante, e Fiorenzo Pascalucci in qualità di pianista. Ovvero “Maestro sarà Lei. I tormenti del giovane Gershwin”, concerto-racconto in programma domenica 17 marzo, alle ore 17, all’Auditorium San Domenico di Foligno per il cartellone degli Amici della Musica. “Un intenso concerto-racconto, la vicenda musicale e umana che vide insieme Gershwin e Ravel. Tra Parigi e New York, i tormenti del compositore americano, negli anni Venti il più ricco del mondo, alla ricerca di una consacrazione nell’olimpo della musica ‘colta’ mai conquistata” compendia per noi Maria Pia Fanciulli.
Gershwin e Ravel si conobbero, a New York, il 7 marzo del 1928. Era il giorno del 53esimo compleanno del musicista francese. Su questo fatto realmente accaduto, e su quanto poi seguì, è nato un concerto racconto, unico, originale, ideato e scritto dal noto giornalista e critico musicale Stefano Valanzuolo. Lo spettacolo sarà a Foligno, domenica 17 marzo alle 17, all’Auditorium San Domenico.
Accadde che ospite del party allestito in suo onore da Eva Gauthier, Ravel incontra il giovane compositore e pianista americano George Gershwin che per l’occasione si esibì sul grande Steinway di casa, passando da “Rhapsody in Blue” a “The man I love”. Tra i due nasce una proficua collaborazione: ma mentre Gershwin introduceva Ravel ai piaceri del Cotton Club e del Savoy Ballroom, Ravel si rifiutava di dare lezioni di composizione al giovane americano, ritenendo che non ne avesse bisogno. Qualche anno dopo anche Schönberg preferì non soddisfare identica richiesta dell’autore americano, già allora compositore più ricco del mondo. Il confronto con la musica e i musicisti di area “colta” rimase, per Gershwin, una sorta di ossessione per tutta la vita. Irrisolta, nonostante il successo. Così, sulla rotta New York–Parigi si snoda il racconto dello spettacolo, sospeso tra aneddoti e capolavori, tra speranze e delusioni, tra musiche e musica, tra fama e denaro. Tra Gershwin e Ravel. Con la partecipazione straordinaria – e non sempre amichevole – di Debussy, Schoenberg e Stravinskij.
Carriera ricca di successi e riconoscimenti anche per Fiorenzo Pascalucci che ha ricevuto nel 2016 il prestigioso Premio “Giuseppe Sinopoli” istituito dalla Presidenza della Repubblica italiana, ma già nel 2008 aveva vinto il XXV Concorso Pianistico Nazionale “Premio Venezia”, che lo aveva lanciato a livello internazionale portandolo ad esibirsi con le maggiori orchestre del mondo.
Per il concerto è già attiva prevendita online www.amicimusicafoligno.it oppure nella sede dell’associazione a Palazzo Candiotti, in largo Frezzi, nei giorni martedì e giovedì dalle 10.30 alle 12.30. Il giorno del concerto dalle 16 al botteghino dell’Auditorium San Domenico.