PERUGIA -Tre nuovi bandi del Programma di sviluppo rurale (PSR) per 2 milioni di euro indirizzati sostanzialmente su due fronti: valorizzazione del patrimonio boschivo come risorsa ambientale ma anche sociale ed economica; gestione forestale sostenibile. I bandi sono disponibili integralmente sui portali regionali www.regione.umbria.it e www.umbriagricoltura.it
L’assessore all’Agricoltura e all’Ambiente della Regione, Roberto Morroni, spiega che “Due bandi riguardano investimenti nello sviluppo delle aree forestali e miglioramento della redditività delle foreste, mentre il terzo la cooperazione.
L’intervento ‘Sostegno per l’impianto e il mantenimento dei sistemi agroforestali‘, con una spesa pubblica totale di circa 995mila euro, è finalizzato alla realizzazione di pascoli e seminativi arborati su superfici agricole ad alto valore forestale: sistemi in cui l’arboricoltura forestale è consociata ad altre colture o attività zootecniche che contribuiscono alla salvaguardia e al miglioramento dell’assetto paesaggistico. Il bando ha come beneficiari soggetti pubblici e privati detentori di terreni.
L’intervento ‘Sostegno agli investimenti in tecnologie silvicole e nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste‘, con una spesa pubblica totale di circa 810mila euro, si pone l’obiettivo di favorire l’ammodernamento delle strutture, l’ammodernamento e l’innovazione tecnologica di macchine e attrezzature utilizzate nelle operazioni di raccolta del legname e della sua prima lavorazione. Gli investimenti possono essere rivolti alla raccolta e prima trasformazione dei prodotti del bosco non legnosi. L’intento è quello di ridurre i costi di gestione delle attività e, attraverso la prima lavorazione, introdurre una diversificazione delle produzioni che permetta di elevare la redditività aziendale.
L’intervento ‘Sostegno per l’elaborazione di piani di gestione forestale o di strumenti equivalenti‘, con una spesa pubblica di circa 150mila euro, è volto a garantire, attraverso una dettagliata conoscenza dei parametri quali-quantitativi delle superfici boscate interessate, la gestione sostenibile e multifunzionale nonché un migliore espletamento delle funzioni produttive, protettive turistico-ricreative ed educative delle risorse forestali. È diretto ad associazioni o consorzi fra almeno due proprietari di foreste, sia pubblici che privati, che consentano di raggiungere il possesso di oltre 100 ettari di bosco da sottoporre a un piano di gestione forestale”.
Foto di copertina: siviaggia.it