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Alluvione, Thomas De Luca: “Dopo 5 mesi neanche un euro è arrivato ai comuni ternani dalla Regione”

PERUGIA – Il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S) torna sull’alluvione che “ha devastato i comuni della provincia di Terni”. Per De Luca “dopo cinque mesi la presidente Tesei non ha ancora mosso un dito per riconoscere lo stato di emergenza, e neanche un euro è arrivato dalla Regione. Sono passati 132 giorni  e neanche un euro è arrivato dalla Regione per i comuni di Avigliano Umbro, Montecastrilli, Acquasparta, Sismano, Castel dell’Aquila e Amelia“. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, che ricorda di aver chiesto “già a giugno il riconoscimento dello stato di emergenza e di aver denunciato non più tardi di un mese fa come le risorse previste dalla proposta di risoluzione approvata il 21 luglio dall’Assemblea legislativa non fossero ancora state stanziate”.

“Il 21 luglio l’Aula di Palazzo Cesaroni – ricorda De Luca – ha impegnato la Giunta a prevedere lo stanziamento dei fondi necessari alla copertura dei danni ed alla ripresa delle attività produttive ed a supporto delle istituzioni coinvolte. Non solo non è mai stato riconosciuto lo stato d’emergenza, ma ad oggi dalla Regione non è arrivato neanche un euro per i comuni colpiti. Di quelle promesse oggi rimangono solo le passerelle politiche di alcuni e i sopralluoghi fatti dalla Seconda Commissione, dopo l’interrogazione presentata dalle minoranze il precedente 15 giugno, rimasta del tutto inascoltata”.

“Non solo la Regione non ha attivato lo stato di emergenza e non ha mandato un solo euro ai comuni colpiti – prosegue De Luca – ma ha lasciato cadere anche le sollecitazioni arrivate dal dipartimento di Protezione Civile. Lascia sconcertati ciò che abbiamo appreso da fonti governative ovvero che a fronte dell’integrazione documentale chiesta dal Governo tramite il dipartimento di Protezione Civile, che ha confermato la piena disponibilità all’attivazione dell’iter anche a livello nazionale, non ci sia stata alcuna risposta. Com’è possibile che a distanza di tre mesi la Direzione competente non abbia risposto?”.

“La legge del ’78 – continua De Luca – per il riconoscimento dello stato di calamità, ancora in vigore, non ha più coperture di bilancio da anni. Cittadini ed imprenditori meritano rispetto, è ora che la Regione faccia ciò che ha promesso prevedendo lo stanziamento necessario nel prossimo assestamento di bilancio, dichiarando a distanza di cinque mesi ciò che avrebbe dovuto fare subito, ovvero il riconoscimento dello stato di emergenza. L’emergenza climatica ambientale che interessa la nostra epoca sarà sempre più caratterizzata da precipitazioni di grave intensità in un quadro territoriale segnato dal dissesto idrogeologico causato da una folle cementificazione e dall’abbandono delle aree rurali. Servono – conclude – manutenzione e prevenzione, ma anche risorse sistematiche per il pronto intervento, per affrontare emergenze e difendere imprese e cittadini permettendo una rapida ripresa delle attività produttive”.

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