PERUGIA – Unipg ha fornito dati e numeri davvero importanti non solo per l’Ateneo ma per l’intera città di Perugia e dintorni per i riflessi che ha: al 21 ottobre 2020 infatti risultano 9.236 nuovi iscritti ai Corsi di Laurea, alle Scuole di Specializzazione e ai Dottorati, con un incremento del 45% rispetto ai 6.351 riscontrati lo scorso anno alla stessa data. 9.047 il numero netto delle matricole iscritte ai soli Corsi di Studio, di cui il 60% donne e il 40% uomini. E il dato è suscettibile di ulteriori miglioramenti in virtù della recente proroga alle immatricolazioni.
Un importante segnale è espresso anche dalla percentuale del 42% sul totale di nuovi iscritti provenienti da fuori Umbria.
Un incremento di 2.800 matricole rispetto al 20 ottobre 2019, pari al +44,5%. Per quanto riguarda la quota di studenti stranieri, che a oggi raggiunge il 4,5%, il Rettore specifica che si tratta di “una percentuale destinata ad aumentare” in virtù del fatto che molti giovani sono in attesa delle autorizzazioni relative alle norme anti-Covid da parte dei rispettivi governi nazionali.
Il Magnifico Rettore Maurizio Oliviero ha sottolineato i fattori che a suo parere hanno contribuito ad attrarre i giovani all’Unipg: la scelta di privilegiare la qualità sulla quantità; l’estensione della “no Tax area” a 30.000 euro di ISEE ; la capacità di intercettare nuove dinamiche formative che proseguirà in futuro con particolare attenzione alla sede di Terni; la qualità e la capillarità delle attività di comunicazione e informazione; la collaborazione con la Regione Umbria.
La crescita ha riguardato tutti i 16 Dipartimenti dell’Università degli Studi di Perugia, di cui quattro hanno riscontrato un aumento addirittura superiore al 30%: si tratta del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione, del Dipartimento di Medicina Sperimentale e del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche.
“Da quest’anno accademico – ha commentato Oliviero – la forza pulsante della nostra Università accresce notevolmente. Studenti e famiglie, in gran numero, ci hanno consegnato le loro ambizioni, i loro talenti, le loro aspettative per il futuro. Gli iscritti arrivano da tutte le regioni italiane, nessuna esclusa. Siamo tornati a essere una università nazionale di dimensione europea. Voglio ringraziare l’intera Governance , i Direttori di Dipartimento, gli studenti, le colleghe e i colleghi, sia docenti che personale tecnico-amministrativo, bibliotecario e Cel. I numeri sono il frutto di questo sforzo corale: un grazie particolare va, però, al Pro Rettore vicario, Fausto Elisei, coordinatore del Tavolo di Ateneo di Coordinamento Interno per la gestione dell’emergenza epidemiologica (TACI), per la sua sapiente e instancabile attività, che si è dimostrata davvero preziosa in questo momento così delicato”. “Ci auguriamo – ha proseguito Oliviero – che il Governo investa nel diritto allo studio. In questi mesi particolarmente difficili abbiamo avuto un Ministro che ci ha supportato incessantemente e forse non è un caso che provenga dal mondo universitario. Credo tuttavia che prima o poi bisognerà riflettere criticamente sulle regole che impongono una valutazione degli Atenei basata principalmente su parametri quantitativi. La qualità, non la quantità, deve guidare le scelte di investimento”.