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All’umbra Jalila Elisabetta Ricci il più alto riconoscimento come rappresentate internazionale della danza orientale nel mondo

ROMA – Si è svolta giovedì 16 febbraio presso la Sala della Protomoteca al Campidoglio, la conferenza stampa di presentazione ufficiale dell’Expo Universale 2023 che si svolgerà a Roma il prossimo giugno e la presentazione della World Championship of Bellydance con la consegna degli attestati di merito alle eccellenze della danza.
Due progetti all’insegna della cultura che mirano a divulgare ed unire sempre più le culture dei diversi popoli del mondo al di là di ogni barriera.

Presenti le autorità, le istituzioni, le ambasciate di oltre 50 paesi, i delegati della WIO, World Intercultural Organization presieduta dal presidente Liberato Mirenna, che ha dato vita ai progetti, e 37 membri della commissione internazionale della danza orientale, scelta e coordinata dall’insegnante di Roma Lelah Khaur con la collaborazione delle insegnanti Salua ed Eleonora Nidal.

A ricevere il più alto riconoscimento di merito come rappresentante internazionale della danza orientale nel mondo e ad esser scelta come membro della commissione internazionale danza orientale anche l’umbra Jalila Elisabetta Ricci, insegnante, danzatrice, coreografa di danza orientale e fusion a livello internazionale, organizzatrice di uno dei festival di settore tra i più prestigiosi al mondo, il “Bellyfusion Legend Festival” che ha ospitato in Umbria fino a qualche tempo fa i massimi esponenti mondiali della danza orientale.

 

 

“E’ stato davvero emozionante ricevere questo prestigioso riconoscimento al Campidoglio – racconta Jalila – frutto di tanta passione, determinazione, sacrifici ma soprattutto di amore incondizionato per la danza. La danza è vita per me e la mission che sento di più nel portare avanti i miei corsi è quella di aiutare le donne ad esprimere loro stesse attraverso tutta la loro bellezza e femminilità, aiutarle ad divenire sempre più consapevoli della loro vera essenza, unicità ed autenticità. Attraverso il corpo, la mente e l’ anima si risveglia il nostro potere sacro femminile che illumina di luce le nostre vite ed è così che scegliendo di vivere la danza danziamo la vita stessa, siamo libere di fluire armoniosamente nel Qui ed Ora, ricordandoci di chi siamo e di dove stiamo andando”.
Per questo motivo e per tutto l’affetto con cui il festival è stato accolto negli anni, Jalila ci confessa di star lavorando ad una nuova edizione del Bellyfusion, che tornerà prossimamente in Umbria sotto una nuova veste, rinnovato in tanti aspetti ma con nel cuore lo stesso immutato amore per la danza orientale.

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