All'Abbazia di Schifanoia sono raffigurati Ottone I, la moglie Adelaide, la principessa Teofano e Ottone II

NARNI – L’ antica Abbazia di Schifanoia e’ uno dei luoghi simbolo del cristianesimo e dell’eremitaggio  nel territorio narnese da tantissimi secoli.
Schifanoia, chiesa abbaziale di San Michele Arcangelo
Innanzitutto il paese si trova a 8 chilometri circa dal capoluogo comunale. In antichità Schifanoia era un poderoso castello di controllo sul territorio tra Poggio e Otricoli. Fu innalzata nel XIII secolo una torre di vedetta che ha dominato fino ai primi anni del secolo scorso. Le mura perimetrali ancora testimoniano la potenza medievale, ed un tempo erano rafforzate da torri. Ancora mostra la sua porta di accesso. Il torrente, separa da Otricoli e Calvi.
Schifanoia, abside della chiesa abbaziale di San Michele Arcangelo
Poco distante a località Madonna di  Petrella furono rinvenuti reperti archeologici romani, monete,  iscrizioni e lapidi;  fossili preistorici di molluschi. La chiesa parrocchiale si può scorgere poco distante dall’accesso al castello. L’ interno e’ affrescata con dipinti che vanno dal XIV al XVI secolo. Interessante un dipinto di Scuola Umbra (prima metà del XVI secolo) che raffigura una Madonna col Bambino tra i Santi Sebastiano, Rocco, Antonio e Biagio. Ma la meraviglia ce la da’ la chiesa  abbaziale di San Michele Arcangelo situata poco distante dal paese. Questo è quello che rimane di quello che era una abbazia benedettina molto più grande strutturalmente. La sua esistenza e’ documentata dal XI secolo.
Al suo interno affreschi che del XIV – XV – XVI secolo. L’edificio romanico con facciata a capanna risolto in pietra, presenta il campanile a vela con una fornice e una campana, oculo centrale, portale arcuato e una piccola abside. Alcuni stabili rappresentano quello che un tempo erano gli alloggi dell’abbazia.  L’edificio edificato verso VIII secolo dopo l’apparizione di San Michele Arcangelo con il carro trainato dai buoi, probabilmente su un precedente sito romano come testimoniano alcune pietre scolpite ritrovate in loco e riutilizzate dell’edificazione  dell’ edificio. Il culto all’Arcangelo fu continuato dai monaci Silvestrini stanziatisi gia nel X secolo.
L’ interno e’ composto da due parti. Le pareti affrescate del corridoio con una Madonna col Bambino San Michele Arcangelo e Il Battista Patroni di Schifanoia.
Schifanoia, chiesa di San Michele affresco XVI secolo

L’ aula abbaziale e’ rettangolare. Il presbiterio e’ rialzato e presenta l’iconostasi affrescata con San Michele Arcangelo, opere attribuita al maestro di Narni del 1409, mentre le altre due figure ossia Giovenale e Cassio sono state realizzate da un altro pittore. Nel catino, affreschi del XIII e XV secolo  raffiguranti alcuni Santi e personaggi della storia come: Giovanni XIII; l’imperatore Ottone I con la moglie Adelaide; la principessa bizantina Teofano e l’ imperatore Ottone II.
Schifanoia, chiesa di San Michele Arcangelo: affresco Crocifissione tra santi
Schifanoia, chiesa di San Michele Arcangelo: affresco del XVI secolo
Altri dipinti, ma deteriorati, rappresentano Madonna col Bambino; la Nascita di Gesu; Adorazione dei Magi e dei pastori; strage degli innocenti. Alcune cappelle sono decorate in affresco del XVI secolo. L’ ambiente salubre e il misticismo del luogo ci invitano alla preghiera e alla riflessione.
Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.