PERUGIA – “La scienza è sempre più consapevole del fatto che ogni cosa è strettamente connessa a tutto il resto. Tutto ciò che esiste è un sistema aperto. Nulla è completamente chiuso o indipendente. Tutto è connesso in maniera molto sensibile”. Ervin László
Un’ umanità sempre più connessa e che vuole sopravvivere ai cambiamenti deve necessariamente parlare del futuro e confrontarsi sulle nuove sfide in arrivo. Per farlo, arriva a Perugia ‘SEED’ il festival presentato il 20 settembre in conferenza stampa alla Sala dei Notari. Il XXI secolo si caratterizza per l’allargarsi di squilibri che si manifestano a più livelli: sociale, economico ecologico, tecnologico, che alimentano disuguaglianze e divari territoriali e per una generale instabilità politica che mina la tenuta delle organizzazioni degli Stati e gli assetti dei governi.
Il termine ‘seed’ significa seme: un’azione, una metodologia, una community che invita designer, architetti e ingegneri, urbanisti – insieme ad artisti, scienziati, filosofi, psicologi, economisti, accademici e imprenditori – a incontrarsi e confrontarsi attorno a uno stesso tavolo. Un’opportunità unica che discutere delle sfide che ci attendono insieme ad artisti, scienziati, filosofi, psicologi, economisti, accademici e imprenditori.
In questo mondo incerto, il tema di quest’anno è “Equilibri”, una condizione mai fissa che va ricercata a partire dal considerare la realtà in cui viviamo come un sistema complesso. Dialogare con la complessità significa misurarsi con i fenomeni emergenti, con i limiti e le possibilità che offrono, nel tentativo di far convivere in armonia bisogni e interessi che a volte appaiono in contrasto. Durante la conferenza stampa, la Lecture dell’architetto Stefano Boeri “Architettura Vivente” è stata proprio incentrata su questo tema, sottolineando quanto la natura debba dialogare con l’ambiente urbano favorendo la visione di città che sono veri e propri ‘organismi viventi’.
Il Festival, alla sua terza edizione organizzata dalla Fondazione Guglielmo Giordano e curata dall’Istituto Nazionale di Architettura (IN/Arch), avrà luogo a S. Francesco al prato e offrirà un programma ampio di eventi molto interessanti attraversando cinque tematiche: Design, Architettura, Urbanistica, Territorio, Planet Life. Gli eventi sono tutti gratuiti ma occorre prenotarsi online al link.
Mercoledì 25 settembre, per l’inaugurazione del festival, il fisico e divulgatore Roberto Battiston, già presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, terrà una lectio su “L’importanza del pensiero scientifico”. La serata continuerà con il concerto di Danilo Rea e una performance di Marco Quercioli, campione mondiale di Stone Balancing.
La mattinata del 26 settembre, invece, si aprirà con l’evento “Aspettando la notte europea dei ricercatori – SHARPER 2024 in cui sarà presente Luca Bindi, Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra UniFI, premio Aspen 2018 che parlerà della scoperta dei quasicristalli in natura. La mattinata proseguirà con “SOS school of Sustainability” e con la presentazione del Seed Magazine 03 e continuerà con eventi che parleranno di architettura, paesaggio e design fino all’astrofisica alle 19:20 con Sofia Fatigoni, astrofisica e cosmologa sperimentale con l’evento “Il BICEP Array Telescope. L’equilibrio dopo il Big Bang”.
Tra gli ospiti internazionali presenti in questa terza edizione di SEED ci sono Kjetil Trædal Thorsen, co-fondatore di Snøhetta, Jan Gehl, maestro danese di urban design, e Petra Blaisse di Inside Outside Landscape. Tra gli italiani, parteciperanno Piero Lissoni, Mario Cucinella, Amedeo Schiattarella, Aldo Colonetti e Giacomo Maniscalco di SOS (School of Sustainability).
La manifestazione è supportata da diverse istituzioni e sponsor, tra cui Regione Umbria, Comune di Perugia, Fondazione Perugia, Camera di Commercio dell’Umbria, Sviluppumbria, Accademia delle Belle Arti di Perugia, Università di Perugia, e molti altri partner.
Qui il programma completo del Festival.