FERENTILLO – In ogni tempo, ma soprattutto in questi giorni dove protagonista è stata anche la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma riguardo le cerimonie funebri di Papa Francesco, non è passata inosservata l’icona della Madonna “Salus Populi Romani” conservata nell’apposita cappella. L’icona, oltre ad essere amata dallo stesso papa Francesco, è venerata da secoli dal popolo romano che a lei si rivolge nei momenti più bui e particolari della storia.
In ogni chiesa, dalle più piccole sparse tra i boschi alla grandi basiliche, i credenti venerano la Madre di Dio con dipinti e sculture talvolta semplici ma anche di grande preziosità. Se la “Salus” di Santa Maria Maggiore sembra essere stata realizzata da San Luca, non meno preziosi sono affreschi e tele presenti soprattutto qui in Umbria e nella stessa Valnerina.
A Santa Maria di Matterella, i fedeli nel XVI secolo per celebrare alla grande il Titolo della Collegiata, dedicata appunto alla Vergine, fecero realizzare, da un pittore (a noi sconosciuto), questa icona: tempera su tavola, bellissima e delicatissima, che ancora oggi troneggia al centro dell’ abside nel presbiterio. Molto probabilmente, per dare centralità all’immagine, fu chiusa una finestra come dimostra la muratura visibile all’ esterno dell’abside. Successivamente fu aperta un’altra finestra a mo’ di lunetta nella parte superiore del catino absidale per acquistare luce, ma l’intervento non fu proprio consono, tanto che si decise di richiuderla con muratura esterna mentre all’interno fu messo un pannello dipinto recante il simbolo della Vergine. Da qualche anno la finestra lunetta è stata decorata con una vetrata colorata (a nostro avviso poco consona allo stile romanico della chiesa) recante il simbolo dello Spirito Santo.
Ma torniamo al dipinto. La preziosità e la particolarità dell’ immagine e la devozione popolare, puo’ indurci a denominare SALUS POPULI FERENTILLI. Il motivo è semplice: da ogni punto della Chiesa che lav si guardi, Lei sorride e ti segue con quello sguardo, con quella dolcezza di una mamma verso i propri figli; come nel caso di Gesù Bambino che sorregge al petto e che perde un sandaletto. Un dipinto che, anche se si mostra al primo impatto assai freddo, austero, dal classico gusto bizantino, ad ammirarla in tutta la sua Maestà rende noi ferentillesi più degni di sentirla vicino nei momenti di difficoltà. Ecco perché la possiamo chiamare anche noi SALUS POPULI FERENTILLI.