PERUGIA – L’11 aprile a Castel del Piano è sempre festa. Ogni anno, da nove anni, sotto i riflettori c’è il centro diurno per anziani Casa di Quartiere “Casa Padre Pio”. E’ necessario fare un tuffo nella storia per comprendere il senso profondo dello splendido casale in cui ogni giorno i nonni trascorrono le loro giornate. La struttura fu donata da una residente della zona, Antonietta Mattioli Sanvico, oggi scomparsa, alla Casa Sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo con il desiderio di aiutare la gente di Castel del Piano facendo nascere una casa di quartiere destinata ad ospitare nelle ore diurne anziani autosufficienti, bisognosi di sfuggire alla solitudine e di trovare nuovi stimoli. La “Casa Padre Pio”, aperta nel 2010 in Via del Mattone 4, grazie ad un accordo di collaborazione tra il Comune di Perugia e la Parrocchia di Castel del Piano, si configura come una nuova tipologia di intervento nell’area della prevenzione e della domiciliarità, quale punto di riferimento e di sostegno dove gli anziani convivono per buona parte della giornata in un luogo capace di offrire risposte adeguate alle proprie concrete esigenze, mantenendo tuttavia ben salde le radici con la propria casa, il proprio quartiere e gli amici. Il servizio è gestito dalla Cooperativa Sociale Perusia Onlus nata nel 1994 per gestire servizi di assistenza socio-sanitaria qualificata. La Cooperativa Perusia negli anni ha consolidato una lunga esperienza in servizi di assistenza domiciliare ed ospedaliera a persone anziane, disabili e malate. Per vocazione e per dare ancora più sostegno alla cittadinanza, proprio un anno fa, ad aprile del 2018, ha inaugurato la “Casa della Misericordia – La pietra scartata dai costruttori è diventata testata d’angolo” e ieri, spegnendo la prima candelina, gli ospiti del centro disabili, commossi, hanno raccontato questo anno di esperienza, di attività, di progetti e aspirazioni. Nonni e persone con disabilità si incontrano frequentemente creando una grande famiglia, attenta alle esigenze di tutti. Un luogo fondamentale ormai di aggregazione e condivisione. “Il venerdì, quando la mia mamma rientra a casa, prima della cena, inizia a desiderare che arrivi presto il lunedì per poter ritornare a Casa Padre Pio a fare le attività che le instancabili e premurose operatrici propongono. Lì non si annoia mai, fa esercizi di memoria, passeggia all’aria aperta nella vallata circostante, fa ginnastica dolce, dipinge, balla, pranza con gli altri ospiti… insomma, ci sta bene, progetta il futuro e si diverte” ha raccontato la figlia di una nonna che è accolta da oltre otto anni. I genitori di una ragazza disabile hanno dichiarato con le lacrime agli occhi: “Da quando mia figlia frequenta il centro disabili è felice, finalmente esce di casa, si sente amata e importante. Realizza elaborati, sorride e per noi tutto ciò rappresenta una rinascita familiare”.
Accanto a queste due splendide realtà di accoglienza, la Cooperativa Perusia Onlus è capofila del Progetto “Futuro nel Verde” realizzato con prestigiosi partner (Fondazione per l’Istruzione Agraria, il Centro di Ateneo per i Musei Scientifici, la Federazione di Produzione di Piante Officinali e la rete delle Fattorie Sociali) e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia rivolto a persone con fragilità. “In corso di realizzazione è l’orto sensoriale e accessibile che sta sorgendo di fronte a Casa Padre Pio. – spiegano le progettiste Carla Schiaffelli e Beatrice Marucci – Sarà creato un percorso con erbe officinali, aromatiche e dei profumi. Un luogo splendido, dove poter trascorrere del tempo a contatto con la natura”. All’evento vi è stata grande partecipazione. A celebrare la Santa Messa don Francesco Buono, parroco dell’Unità Pastorale Castel del Piano, Pila, Bagnaia e Pilonico Materno: “Qui si respira aria di accoglienza e di Misericordia. E’ bello festeggiare insieme, rinnovare il nostro impegno e continuare a sperare insieme di essere sostegno l’un per l’altro uniti dall’Amore di Dio”.
Per maggiori approfondimenti leggi l’articolo relativo al progetto di “Futuro nel verde”