MILANO – Turismo lento, turismo umbro. Un marchio di qualità. Il progetto Cammini Aperti è in questo senso capofila in Italia e vede per di più il coinvolgimento di tutte le regioni, ciascuna per selezionare gli itinerari sul proprio territorio.
L’ iniziativa è stata presentata alla Bit di Milano con Sviluppumbria in veste di soggetto attuatore. Il tutto nell’ambito del progetto “Scopri l’Italia che non sapevi” la strategia di promozione comune delle Regioni italiane frutto di un accordo di programma tra il ministero del Turismo e la Commissione politiche per il turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT.
Un progetto che vede il coinvolgimento in qualità di capofila delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo, ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica: borghi, turismo lento, turismo attivo, natura e parchi.
A queste si sono unite le Regioni Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Campania che si occupano rispettivamente di enogastronomia, golf e percorsi e itinerari di turismo archeologico subacqueo.
IL PROGETTO
“Cammini Aperti” propone escursioni e passeggiate saranno condotte da guide ambientali escursionistiche o accompagnatori di media montagna. L’iniziativa si terrà il 13 e 14 aprile con 42 escursioni, 2 per ogni Regione.
HANNO DETTO
Donatella Tesei: “Dobbiamo imparare a promuovere l’Italia nella sua interezza perché non avrebbe senso un progetto come quello dei Cammini se dedicato a un’unica regione. Gli ottimi risultati raggiunti sul fronte del turismo anche grazie ai tanti passeggeri dell’aeroporto, ci spingono a fare sempre di più e ad investire anche sul versante del potenziamento delle infrastrutture. Il turismo è un’industria per la nostra regione e stiamo lavorando anche per una legge regionale in materia. Alla Bit abbiamo dato spazio a tutte le eccellenze del territorio in uno stand che vede una promozione in sinergia tra assessorato al Turismo e Cultura e all’Agricoltura”.
Paola Agabiti: “Con il progetto dedicato ai Cammini, la Regione Umbria si pone all’avanguardia e capofila per la promozione di un turismo sostenibile, che punta a sviluppare tutta la rete dei cammini religiosi e dei sentieri naturalistici, valorizzando i contesti territoriali e preservandone le identità. In qualità di ente capofila del progetto abbiamo svolto e continueremo a svolgere con impegno un’attività a favore di tutte le regioni italiane per la diffusione di questa forma di turismo che ha forti ricadute positive sul territorio, non solo in termini economici, ma anche sociali ed ambientai. Dalla prima indagine Enit realizzata da Touring club e Ipsos per analizzare il fenomeno del turismo lento, l’Umbria è risultata una delle tre regioni più apprezzate da italiani e stranieri: un risultato lusinghiero per la nostra regione che ha superato sul versante turistico tutte le aspettative con sette milioni di presenze registrate. Numeri che, se da una parte confermano come la programmazione regionale con lungimiranza abbia saputo coniugare sviluppo economico e tutela del patrimonio culturale e ambientale, dall’altra rappresentano un’ulteriore spinta a mettere in campo nuove idee e progetti per potenziare un’offerta sempre più attrattiva e variegata. Il turismo lento e sostenibile in questo contesto rappresenta un tassello fondamentale per la crescita e un elemento identitario forte della nostra nazione, coniugando storia, religiosità, ambiente e benessere”.