Tra meno di quindici giorni l’Associazione “Alia” partirà per il Mali per consegnare all’Ospedale di Mopti due macchine donate dai Vigili del Fuoco. E’ l’ennesima missione capitanata da Fausto Carloni, noto burattinaio umbro, che sempre si è speso per il prossimo. Venerdì scorso, durante l’evento di raccolta fondi presso il Centro Shalom, presentato dalla consigliera comunale Lucia Maddoli, è stata palpabile l’emozione dei sei volontari pronti a partire; ed è stato intenso il ricordo di tutte le esperienze vissute, le precedenti trasferte nei luoghi più lontani e spesso abbandonati del Mondo.
La proiezione di un video ha dato l’idea della portata delle donazioni che negli anni sono state fatte.
“Frontiere, steccati, barriere. Il mondo è sempre più difficile da percorrere. E’ come se la cultura stanziale volesse estinguere il nomadismo genetico dell’uomo. Con la paura del nemico che ci circonda, che ci aspetta sotto casa si sta creando una nuova razza umana transgenica, una razza che tende a cancellare le senza ferina, l’adattamento ai cambiamenti naturali e che produce solo paura, autodifesa, governi di controllo, società militarizzate e stati di guerra. Il nemico è là fuori, meglio rinchiudersi in casa e non affrontare le sue ragioni. Il nemico è una bestia senza scrupoli, senza rispetto e fede. E’ là fuori e fuori deve restare. E’ meglio fare come gli struzzi che mettono la testa sotto le ali per non vedere il pericolo e non ragionano secondo i fatti, ma secondo la paura. E questo è il modo migliore per cascare nell’abisso. Ogni frontiera cinge uno Stato, un Governo, che usa ogni mezzo per far credere alla sua gente che bisogna difendersi dal mondo che sta là fuori”. Con queste parole si è aperto il racconto del progetto “Da Capitini a Gandhi” che ha visto la Marcia del Sorriso partire da Perugia per arrivare a Nuova Delhi.
Il gruppo teatrale “Alia” di Perugia, divenuto associazione culturale, porta i suoi spettacoli nel mondo, ma anche autobus, ambulanze, macchine, furgoni della spazzatura. L’obiettivo è quello di gettare un ponte di amicizia tra i popoli, di creare un dialogo esperienziale volto all’abbattimento dei pregiudizi. Negli anni Fausto Carloni con carovane di artisti, che di volta in volta aderiscono gratuitamente ai progetti, ha già realizzato incontri spettacoli nelle piazze, negli orfanotrofi, negli ospedali e nei centri culturali di numerosi stati dell’Europa, dell’Africa e dell’Asia.
Ha già percorso più di 100.000 km giungendo fino in Burkina Faso, in Senegal, in Mongolia, in India e ovunque portando sorrisi in cambio solo di un abbraccio fraterno e di una vera accoglienza.
“Le difficoltà non mancano – ha dichiarato Fausto Carloni – spesso i percorsi da compiere sono impervi, le frontiere sono controllate dai militari, non è facile, ma anche questa volta la meta sarà raggiunta“.