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Alessia Tasso, coordinatrice Consulta Pari Opportunità Anci Umbria: “Occorre contrastare i disvalori derivanti dagli stereotipi di genere”

PERUGIA – “Nel 2021 sono state uccise 109 donne, 93 delle quali in ambito familiare o affettivo. L’82% dei femminicidi è avvenuto per mano di italiani”: è quanto ricorda la coordinatrice della Consulta Pari Opportunità di Anci Umbria, Alessia Tasso (nella foto di copertina*) che definisce questi numeri “devastanti”: “Dietro a quei numeri, alle percentuali ci sono donne, sofferenze e, spesso, famiglie distrutte. Un quadro su cui riflettere non solo oggi che è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma ogni giorno. La violenza si esercita in molti modi, ma ha una radice comune da contrastare, quella dei disvalori derivanti dagli stereotipi di genere. E su questo possiamo intervenire rafforzando la cultura del rispetto, generando nuovi modelli, soprattutto tra le giovani generazioni.

Le donne che denunciano, ci dicono le statistiche, sono una percentuale relativamente rappresentativa del fenomeno della violenza e denunciare è importante per permettere la messa in campo di tutti gli strumenti di salvaguardia che si hanno a disposizione. Le Istituzioni, attraverso i loro canali, fatti anche di reti qualificate dell’associazionismo, faranno tutto quello che è possibile per non lasciare queste donne sole, per aiutarle a trovare soluzioni adeguate, per farle sentire protette e accolte. Al contempo – prosegue – la cronaca quotidiana ci restituisce la difficoltà ad uscire da una certa cultura omertosa, per cui una manifestazione di violenza vista ma non subita, troppo spesso viene ignorata. Per contrastare invece la violenza sulle donne è necessario essere vigili, denunciare e allertare le autorità competenti, perché una mancata segnalazione o una denuncia tardiva potrebbero non riuscire a fornire gli strumenti per intervenire tempestivamente, dando seguito a drammatici risultati. Alla luce di tutto questo, il lavoro della Consulta Pari Opportunità sarà la costruzione di reti sempre più strutturate e ampie per la lotta alla violenza e per la diffusione della cultura del rispetto e della parità di genere, attraverso il lavoro collegiale dei Comuni dell’Umbria. Proteggiamo chi è in difficoltà, ognuno faccia la propria parte, senza voltarsi altrove”.

* Foto di copertina: umbriajournal.com

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