FERENTILLO – Giovedì 24 e fino a domenica 27 agosto a partire dalle ore 21, al via la 28 edizione della kermesse “Le Rocche raccontano”, la storia di Ferentillo raccontata e sceneggiata in quadri viventi, rassegna organizzata dalla Proloco e dal comune di Ferentillo, con il contributo di enti pubblici e privati. Tutti i giorni alle ore 19 apertura taverna delle Rocche e mostre d’ arte. Nella serata finale di domenica 27 agosto, verrà assegnato il palio al quadro vincitore e spettacolo di fuochi dal campanile della collegiata. Partenza a gruppi da piazza Vittorio a Precetto fino a largo Furio Miselli di Matterella. La manifestazione delle Rocche Raccontano èun vero spettacolo che coinvolge la partecipazione di oltre 500 figuranti, effetti speciali, musica ed esibizioni. Tutta l’organizzazione, composta da tantissimi volontari, si concentra sui quadri viventi. Un itinerario che partendo dalle falesie di arrampicata libera si insinuerà per i vicoli borghi e piazzette del centro storico di Matterella e Precetto. La storia di questo paese della Valnerina è unica nel suo genere per bellezze paesaggistiche e monumentali. Percorrendo i quadri viventi si è supportati da una voce narrante che spiega al visitatore tutta la particolarità della scena che si va ad ammirare. Il tutto inizia con il quadro che racconta le origini del paese “Umbri Coloni e Tribù Quirina”. Il documento che attesta la presenza dei Quirini lo
abbiamo presso l’abbazia di San Pietro scolpito nel Tesaurus dove è riportato il nome del condottiero Tizienus. I primi abitanti come attesta lo Jacobilli furono i profughi della città di Ferento giunti nella valle a seguito di Liutprando dopo la vittoria nella tuscia. Gli Umbri è stata la popolazione che in valle Suppegna ha dato impulso notevole allo sviluppo del territorio ponendo al castello di Umbriano proprio il nome. I quadri viventi proseguono con la scena degli eremiti siri Lazzaro e Giovanni e l’incontro con il duca Faroaldo.
Seguono in successione le scene del monachesimo maschile
e femminile attivissimo in Valnerina; scene raffiguranti le discordie tra i castelli e lo strapotere degli abati dell’abbazia finché Papa Bonifacio VIII per questo comportamento tolse la giurisdizione temporale e l’affidò al Capitolo Lateranense. Il Borgo rinascimentale con le sue botteghe artigianali fa da preludio alla scena dei nobili Cibo e Cybo Malaspina . Il quadro che vede come location il palazzo del Principe di Montholon mostra la nobile famiglia Genovese che ha governato il territorio dalla fine del XV sec., a tutto il XVIII sec. Alberico Cybo Malaspina Marchese di Massa e Signore di Carrara diede gli statuti comunali a Ferentillo nel 1563.
Il quadro oltre alla corte sono evidenziati Franceschetto Cibo, Lorenzo Cibo con le rispettive consorti, va ad associarsi alla scena della inquisizione e al rogo della strega di grande suggestione. Lungo le sponde del fiume altro suggestivo quadro è il brigantaggio e l’aggressione di un viandante. segue la Peste e il miracolo di San Sebastiano; l’occupazione francese; il mercato e la fiera al borgo di Matterella; la Trebbiatura e in fine 1909 il Tram a Ferentillo. ” Anche quest’ anno – afferma il presidente della Pro loco Alessandro Barbonari – abbiamo coinvolto tanti cittadini e cittadine del paese e dei dintorni. Mi auguro che anche questa edizione possa avere il meritato successo”. L’ amministrazione comunale – aggiunge la sindaca Elisabetta Cascelli – con questo evento – vuole dimostrare che il volontariato ferentillese e’ uno dei capisaldi dello sviluppo del territorio sotto tantissimi aspetti. Si, perché tutto ciò che si realizza, oltre al sostegno economico, va dato atto alla partecipazione dei cittadini e delle attive associazioni locali. Le rocche raccontano e’ l’ esempio di unità e solidarietà tra genti e territorio”.