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Al Teatro Cucinelli “Boston Marriage” di David Mamet: in scena Maria Paiato, Mariangela Granelli, Ludovica D’Auria

SOLOMEO Il capolavoro teatrale di David Mamet Boston Marriage” – Premio Pulitzer 1984 e più volte nominato agli Oscar per le sue sceneggiature cinematografiche – va in scena al Teatro Cucinelli di Solomeo venerdì 21 febbraio alle 21 nell’ambito della Stagione 24/25 firmata TSU, con la regia di Giorgio Sangati e tre brillanti attrici: Maria Paiato, Mariangela Granelli, Ludovica D’Auria.

LO SPETTACOLO

“Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale – si legge nella presentazione dello spettacolo –  un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e veniamo a sapere che le due sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione «Boston Marriage», infatti, era in uso nel New England a cavallo tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini. Viene subito in mente il romanzo The Bostonians di Henry James (1886), nel quale l’autore affronta senza censure il tema dell’omosessualità e dipinge l’affresco di una società in bilico tra valori antiquati e spinte progressiste con particolare attenzione alla condizione femminile. Dopo la separazione, Anna, la padrona di casa, ha trovato un uomo ricco che la mantiene e vorrebbe ora approfittare della protezione di lui per riprendere con sé Claire, appena arrivata in visita. Ma Claire non è lì per quello; è tornata per ben altri motivi e la riconquista si rivelerà molto più complicata del previsto, con colpi di scena rocamboleschi che coinvolgeranno anche la giovane cameriera, in un crescendo ritmico esilarante, quasi da farsa”.

NOTE DI REGIA

È un Mamet diverso dal solito, che si prende una vacanza dalla gravità e gioca per il gusto di giocare – spiega il regista nelle sue note – strizza l’occhio agli esperimenti brillanti di Tennessee Williams, ma, soprattutto, all’Importanza di essere Franco di Oscar Wilde. Protagonista assoluto, infatti, insieme alle interpreti, è il linguaggio e, di contro, il non-detto, l’allusione, la stravaganza, il paradosso. Mamet si diverte a parodiare la prosa ampollosa dell’epoca, ma dietro l’apparente assurdità della superficie si nasconde l’intento ambizioso di rovesciare la realtà attraverso uno scherzo che mira a creare anche un po’ di raffinatissimo scandalo. Qui sta il senso anche “politico” di un testo che divertiva e stupiva insieme il pubblico americano del 1999 così come oggi può fare con quello italiano. Il continuo gioco di facciate diventa la chiave di questa messa in scena che cerca di amplificare la funzione di prestidigitazione dell’opera, che nasconde da un lato per rivelare dall’altro: un set di un film o di una serie dove la finzione sembra essere l’unico modo per dire la verità. È una prova per grandissime attrici come Maria Paiato e Mariangela Granelli, vere e proprie funambole della parola e dell’emozione che giocheranno insieme a Ludovica d’Auria questa bizzarra partita all’ultimo sangue per smascherare ogni convenzione riguardo l’Amore”.

Foto di  Serena Pea

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INFO e BIGLIETTI

Prenotazioni: Botteghino telefonico Regionale Teatro Stabile dell’Umbria Tel. 075 57542222. Giorni feriali: dalle 17 alle 20, fino al giorno prima dello spettacolo.

Vendita: Botteghino Teatro Morlacchi Piazza Morlacchi 13 – Perugia Tel. 075 5722555, dal lunedì al sabato: dalle 17 alle 20; lunedì, mercoledì e venerdì: dalle 10 alle 13.30 e dalle 17 alle 20.

Botteghino Teatro Cucinelli il giorno dello spettacolo: dalle ore 19 per le repliche serali; dalle ore 16 per le repliche pomeridiane.

Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it

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