Al lavoro per far entrare nella legislazione turistica le case sugli alberi, nelle botti e nelle grotte fino a 8 posti

PERUGIAStrutture extra alberghiere in ambienti naturali con la capacità di accogliere fino a otto posti letto: case sugli alberi, nelle botti e nelle grotte con particolari accorgimenti costruttivi e collocati in ambienti naturali del paesaggio umbro. Su questo aspetto  sta lavorando la Seconda Commissione della Regione Umbria che ha all’esame la proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri della Lega, che prevede modifiche ed integrazioni alla legislazione turistica regionale. L’obbiettivo è quello di introdurre un modello di ricettività già presente in altri Paesi e regioni italiane che consenta di offrire una proposta turistica originale e sostenibile del patrimonio territoriale e ambientale.

Sull’importanza dell’iniziativa si è espresso anche Vincenzo Bianconi (Gruppo misto) sottolineando come il tema vada in un contesto di esperienze ricettive in luoghi speciali dell’Umbria che possono rappresentare forme di micro ricettività a zero impatto ambientale e zero emissioni. “Si tratta di un tema – ha detto Bianconi – che avrà un importante impatto reale sul turismo”. Il presidente della Seconda commissione Valerio Mancini ha programmato una serie di audizioni con i tanti soggetti interessati alla materia.

Redazione Vivo Umbria: