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Al Jazz Club Perugia Francesco Cafiso: “Confirmation” celebrando Charlie Parker

PERUGIA – Dopo il debutto con il trio di Emmet Cohen della scorsa settimana venerdì scorso si è tenuto, nella consueta location dell’Hotel Sina Brufani, il secondo concerto per la stagione del Jazz Club Perugia.

Prima dell’inizio il patron Carlo Pagnotta introducendo la serata, come aveva preannunciato la scorsa settimana, ha rivelato che, emergenza covid permettendo, si dovrebbero aggiungere altri concerti ai sette già previsti in cartellone.

Come la scorsa settimana pubblico estremamente limitato, 47 posti soltanto.

A salire sul palco il quintetto di Francesco Cafiso con il progetto “Confirmation”, omaggio a Charlie Parker “Bird”, nel centenario della nascita, concerto che era già previsto per l’edizione, poi annullata, di UJ 2020.

Francesco Cafiso

Insieme al sassofonista siciliano i musicisti Luca Caruso alla batteria, Aldo Zunino al contrabbasso, Andrea Pozza al piano ed Alessandro Presti alla tromba.

Quintetto Cafiso

Il progetto, che ha Parker come punto di partenza ma poi si estende nell’estetica del bebop, che è il linguaggio creato dal musicista afroamericano, è risultato davvero gradevole.

La sensazione che veniva trasmessa dal palco è stata quella di un’estrema solidità; tutti i musicisti sono stati all’altezza del loro compito ed il pubblico presente ha tributato applausi molto convinti durante l’intera esibizione.

Tra i temi presentati “Tricotism” di Oscar Pettiford, ”Mitch” di Phil Woods e “Repetition” di Neal Hefti; di quest’ultimo il gruppo ha presentato una versione molto personale, certamente tra le cose migliori della serata.

Menzione anche per la ballad “Old folks”, eseguita in quartetto, dove il lirismo dello strumento di Cafiso l’ha fatta da padrone; probabilmente la più bella esecuzione proposta.

Il leader con grande energia ha, se ce ne fosse stato bisogno, impressionato con soli estremamente veloci; molto d’impatto ma in paio d’occasioni un po’ forzati.

Alessandro Presti alla tromba ha confermato il suo talento; certo tra i giovani migliori sulla piazza nel suo strumento.

Alessandro Presti

Molto bene anche la sezione ritmica, formata dal giovane batterista Luca Caruso, sempre misurato ma incisivo;

Luca Caruso 

e dal contrabbassista Aldo Zunino che ha macinato note ed eseguito un paio ottimi soli.
Aldo Zunino

Anche Andrea Pozza al pianoforte, la cui esperienza è notevole, ha offerto una bella prova.

Andrea Pozza

Il trentunenne Cafiso dimostra con questo progetto che ormai è tempo di inserirlo tra i big del jazz, non solo italiano, grazie alle sue notevoli doti.

Il prossimo appuntamento il 23 ottobre con l’omaggio ad Ennio Morricone proposto dal quartetto di Rosario Giuliani.

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