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Al Garden Club Terni il chi era Bynny Mellon, giardiniera straordinaria, a cura di Antimo Palumbo

TERNI – Far crescere una pianta non è sempre facile. Occorrono conoscenza, attenzione, rispetto, pazienza, cura, connessione. Non è un po’ così anche in amore?

Bunny Mellon. La cultura, lo stile e l’amore per il giardinaggio è il tema della conferenza di Antimo Palumbo promossa da Garden Club Terni in occasione degli eventi valentiniani 2025. Scrittore e storico degli alberi, noto per la sua intensa attività divulgativa, Antimo Palumbo conduce da diciannove anni gli Incontri con alberi straordinari, le passeggiate della domenica alla scoperta degli alberi e delle Ville del verde storico di Roma. A Terni condurrà alla scoperta di una straordinaria giardiniera americana, autrice di un giardino dove ha agito – e continua ad agire – la Storia. L’appuntamento è al caffè letterario della biblioteca, mercoledì 26 febbraio, ore 16.

 

 

Chi è Bunny Mellon?

La sua Oak Spring Farm, una fattoria di 4.000 acri in Virginia, oggi è una Fondazione che promuove la cultura del giardinaggio in tutto il mondo. Scomparsa nel 2014 all’età di 103 anni, Bunny Mellon nel corso della sua lunga vita ha progettato e piantato magnifici giardini: non solo i suoi, ma anche quelli dell’amico Hubert De Givenchy nella campagna parigina; il Potager du Roi di Versailles; il Rose Garden della Casa Bianca. Non era una professionista, ma è diventata una leggenda.

Nata Rachel Lowe Lambert nel 1910 a New York da una famiglia di ricchi industriali, “Bunny” diventa la signora Mellon nel 1948, dopo aver divorziato dal primo marito. Banchieri e finanzieri, i Mellon possiedono a loro volta una sconfinata ricchezza. La loro è un’unione felice, interrotta solo dalla morte di lui, nel 1999. Nella loro esistenza dorata, allevano cavalli da corsa; assemblano una delle più importanti collezioni d’arte moderna al mondo; collezionano libri antichi e rari di botanica; viaggiano con un aereo privato; arredano case e tenute da sogno; si dedicano ad attività filantropiche. Fa un po’ sorridere che il motto di Bunny sia: Nothing should be noticed nulla dovrebbe notarsi. “In realtà – precisano dal Garden Club Terni – con questo si riferiva ai giardini, ma il richiamo alla sobrietà e alla discrezione si può estendere a molto altro”. Cultrice del bello, poco amante dei riflettori, garden designer autodidatta, nel 1958 Bunny conosce i Kennedy; diviene amica di Jacqueline; la consiglia nell’arredamento delle sue residenze. E quando i Kennedy arrivano alla Casa Bianca nel gennaio del 1961, viene incaricata del restyling del Rose Garden. Bistrattato dagli inquilini precedenti, lo storico giardino curato e reinterpretato dal 1913 da tante famiglie presidenziali stava languendo. Le rose, poi, erano quasi scomparse. Coadiuvata da Perry Wheeler, architetto paesaggista, Bunny si mette all’opera. Il desiderio del presidente di poter utilizzare il giardino per gli incontri ufficiali e di poter guardare i fiori dalla finestra dello Studio ovale mentre è al lavoro sarà esaudito nella primavera del 1962. Quel piccolo spazio di trentotto per diciotto metri incorniciato da magnolie, bossi, meli selvatici, rose e tulipani diventa un luogo iconico. Tra quelle essenze, il vissuto quotidiano si intreccia con la politica mondiale. Il 30 ottobre dello stesso anno, due giorni dopo la fine della drammatica crisi missilistica cubana, Kennedy scrive a Bunny: “Non ho bisogno di dirti che il tuo giardino è stato il nostro punto più luminoso nel cupo ambiente degli ultimi giorni”.

 

 

Antimo Palumbo

Scrittore, blogger, divulgatore e storico degli alberi, presidente e fondatore dell’Associazione Adea – amici degli alberi, Antimo Palumbo ha al suo attivo numerosissime collaborazioni. Per citarne alcune: Tg2 – Lavori in Corso; Tg3 – Agorà; La7 – Tagadà; Rai Uno – Uno Mattina Caffè; Geo; Il Forestale. Periodico di ambiente e natura (rivista ufficiale del Corpo Forestale dello Stato); Roma da leggere, la buona informazione on line; Roma Uno Tv; Il Respiro.eu; Promotuscia; Opengate; Arbor (periodico di cultura, informazione e tecnica di Arboricoltura Ornamentale), Festival del Creato di Chieti; Orto botanico di Napoli; Associazione Vitattiva; Associazione Giardinando; Aipan – Associazione Italiana per l’Arte Naturalistica; Aer – Associazione Ecologica Romana; Associazione Amici di Villa Leopardi; Garden Club Giardino Romano. A sua firma An ode to Roman pine, articolo pubblicato sul Financial Times dedicato alla storia dei pini di Roma. Sue anche le schede botaniche delle principali specie arboree e arbustive di Villa Leopardi che si possono leggere inquadrando il codice QR sui cartellini. Attualmente, Antimo Palumbo collabora con la rivista #Natura (rivista bimestrale di Ambiente e territorio dell’Arma dei Carabinieri) con la rubrica Piante meravigliose, dedicata alle piante alimentari poco conosciute di tutto il mondo.

Lorella Giulivi

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