STRONCONE – Il paese di Stroncone celebra il patrono Antonio Vici con una serie di iniziative culturali, storico rievocative, religiose e gastronomiche che prenderà il via dal 18 al 23 agosto. In questo periodo di feste il paese offre una miriade di attrattive storico artistiche. Il turista può visitare il complesso conventuale di San Francesco dove riposa proprio Antonio Vici. E come non ammirare il bellissimo affresco situato in una delle due cappelle esterne alla chiesa conventuale raffigurante la Madonna in trono col Bambino e quattro santi: si entra nella cappella e si rimane estasiati di fronte a tanto spettacolo di arte realizzata da Tiberio d’Assisi. Ma andiamo con ordine. Andiamo a conoscere per sommi capi chi è l’ artista e chi ha commissionato l’opera.
Tiberio di Diotallevi di Ser Francesco di Meneco (Domenico) “de Barberis” detto Tiberio d’Assisi è la formula della sua firma d’arte. Nasce ad Assisi nel 1470 dove morirà nel 1524. Fu, insieme ad Aloigi da Assisi detto l’Ingegno, al seguito di Bernardino di Betto, il Pintoricchio, e del Perugino a Roma per lavorare alla basilica di Santa Maria del Popolo (cappella del Presepio) e nell’appartamento Borgia dal 1485 al 1495. Suoi dipinti si trovano nella cattedrale di Perugia risalenti al 1495; suo anche l’affresco alla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli ad Assisi e in altre chiese dell’Umbria come, appunto, a Stroncone. In lui si rispecchia lo stile inimitabile del Pintoricchio e del Perugino: la cappella all’esterno della chiesa conventuale di San Francesco a Stroncone dedicata a Sant’Antonio da Padova, fu realizzata tra il 1499 e il 1500. Fu affrescata nel 1509.
Il dipinto raffigura la Madonna in trono sotto un articolato e decorato baldacchino che tiene il Bambino Gesù benedicente ritto sulle gambe.
A sinistra e a destra quattro Santi: Antonio da Padova, Girolamo, Michele Arcangelo, Bonaventura. Il dipinto ha sullo sfondo una singolare marina. Sulla parete di sinistra e raffigurato un San Rocco vestito da pellegrino mentre sulla parete di destra il Cristo con Santa Caterina inginocchiata. Qui si nota la commissione dell’affresco riportata e scritta in basso: Virginia Palloni Ledderucci.
L’altra cappella è dedicata a Sant’Antonio abate con alcuni dipinti raffiguranti le storie e i miracoli del Santo eremita.