Agilla e Trasimeno

Il primo ologramma
sulle acque del lago trasimeno

Il connubio tra innovazione tecnologica, spettacolarità e leggenda

Il 18 dicembre 2022 alle ore 18 in punto ha preso vita sul lungolago di Passignano sul Trasimeno il primo ologramma in acqua mai realizzato in Umbria. La storia di Agilla e Trasimeno. La storia rivisitata di cui da secoli la tradizione popolare si tramanda la struggente vicenda d’amore, ha preso forma in uno scenario naturale mozzafiato su uno schermo formato dalla nebulizzazione dell’acqua di 9 metri di altezza e 18 di ampiezza.. 

presentazione del progetto

Nella conferenza stampa di presentazione avvenuta nel palazzo della Provincia di Perugia il 16 dicembre 2022 il sindaco di Passignano sul Trasimeno Sandro Pasquali ha detto: “Questo progetto ha una triplice valenza: far comprendere l’essenza del Trasimeno che ha bisogno quanto mai delle mani dell’uomo per uscire dalla secche, coinvolgere le comunità che si riconoscono in valori comuni e presentare uno spettacolo attraente”.
Riccardo Regi, direttore di Vivoumbria.it, ha sottolineato la portata innovativa del progetto creato dalla testata che sperimenta nuove forme di comunicazione ed espressione artistica, mentre Claudio Bianconi ha spiegato come l’idea progettuale si basi sul “coniugare un qualcosa di estremamente antico, come è il mito, con qualcosa di estremamente moderno come le nuove tecnologie utilizzate”.

LA LEGGENDA RIVISITATA

In epoca romana un monte delimitava a nord l’area del lago. Sorpassato il monte Imeno o Menio la vista si espandeva sullo specchio d’acqua a forma di cuore. Trasimeno dunque deriva dal suffisso trans – passare oltre – e Imeno, nome del monte. Ma Trasimeno, nell’immaginario popolare e nel corso dei secoli ha assunto progressivamente le sembianze di un principe, figlio del dio Tirreno, che diventa il protagonista di una vicenda tanto tragica quanto romantica che ancora oggi illanguidisce chi la ascolta. Nella nostra rivisitazione, in parte modificata seguendo lo storyboard di Claudio Bianconi e i testi coprodotti da Claudio Bianconi e Emanuele Regi, abbiamo volutamente aumentato il livello di pathos che la storia produce, immettendo le figure estranee all’originale, della madre, del sapiente e del padre Tirreno che attuerà la sua vendetta nei confronti di Trasimeno, reo di aver disatteso i suoi ordini. La leggenda di Trasimeno vede il principe irretito dalla bellezza della ninfa Agilla, ma prima ancora di incontrarla passa per vari stati di coscienza prodotti da un vaticinio su quanto gli accadrà. In questa visione del futuro è aiutato invano dallo spirito della mamma, la regina, morta ormai da anni, che gli appare davanti agli occhi quando, solo, raggiunge l’isola Polvese e varca la soglia della fortezza. La regina lo accompagna in alto, sulla sommità della rocca, dove vive un vecchio saggio e veggente che gli predice di fare molta attenzione all’elemento acqua. Trasimeno, disorientato dalla veggenza, esce dalla rocca e tramite il passaggio in un varco magico, si ritrova in un giardino paradisiaco dove incontra Agilla. Tra i due scocca subito la scintilla dell’amore, un amore contrastato però dal re Tirreno che si avversa alla decisione delle nozze e scatena, lui potente dio, gli elementi della natura, vento e bufere, contro Tirreno che stava tornando all’isola Polvese per incontrare di nuovo Agilla. A quel punto gli eventi lo travolgono e Trasimeno finisce per essere inghiottito dalle alte onde del lago. Agilla si dispera e, nella sua infinita tristezza per quanto accaduto, emette un lamento che si traduce in una sorta di nenia ipnotica che ha il potere di incantare e affabulare quanti si avvicinano alle rive del lago. Il lamento si esprime più forte quando il vento cambia e passa tra i rami degli alberi che emettono il suono incantato.

Il video ideato, realizzato e prodotto da vivoumbria.it si avvale dei testi originali di Claudio Bianconi, vice direttore di vivoubria.it e Emanuele Regi. La voce narrante è dell’attrice Caterina Fiocchetti, i quadri a fumetto della storia sono di Filippo Paparelli.

Il filmato ha la durata di dieci minuti