PERUGIA – Affollato l’appuntamento con la presentazione della Madonna Benois di Leonardo da Vinci alla Galleria nazionale dell’Umbria. A fare gli onori agli ospiti il direttore Marco Pierini che ha anche sottolineato che l’opera del genio toscano torna in Italia dopo 35 anni, proveniente dall’Hermitage Museum di San Pietroburgo dove il capolavoro del maestro viene conservato dal 1914. L’occasione per il pubblico umbro e per quello dei turisti che affollano Perugia in questo periodo per fruire dell’arte di Leonardo cade nell’anno del V centenario della morte del grande maestro del Rinascimento. Per un mese, sino al 4 agosto, il dipinto dal valore inestimabile rimarrà in mostra nelle sale della Galleria nazionale dell’Umbria. Ma la particolarità dell’evento non risiede tanto nel legame tra Leonardo e Perugia, quanto piuttosto in quello del legame tra Leonardo e un figlio illustre di Perugia, quel Pietro Vannucci, detto appunto il Perugino che strinse un’amicizia forte con il Da Vinci negli anni del comune apprendistato nella bottega del Verrocchio a Firenze, tanto che il padre di Raffaello, Giovanni Santi, in un componimento poetico li definisce due giovani “par d’età e par d’amori”, vale a dire coetanei e con gli stessi interessi e passioni. Alla presentazione del dipinto di epoca giovanile di Leonardo (realizzato tra il 1478 e il 1480) hanno partecipato tra gli altri il sindaco Andrea Romizi; Irina Artemieva, vicedirettrice del museo Hermitage e direttrice russa dell’associazione Amici dell’Ermitage Italia e Maurizio Cecconi, amministratore delegato di Villaggio Globale International.