Accademia Vannucci, presentato il restauro di quasi 3000 antichi disegni

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PERUGIA  – Mettere in salvo quasi tremila fogli e taccuini del fondo dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” che ne conserva circa 6 mila è davvero un segnale importante di volontà concreta per la tutela della memoria e del nostro patrimonio culturale. Precisamente si tratta di 2.800 documenti tra bozzetti, studi, carnet, appunti di viaggio, testimonianze di enorme rilevanza del periodo formativo di grandi artisti e della loro attività in Umbria, tra il XVII e il XIX secolo. L’Accademia, infatti, era stata istituita a Perugia nel 1573 con la denominazione di “Accademia del disegno“.

Ieri la presentazione di questa importante operazione di recupero all’aula Magna dell’Accademia,  presenti parte  il vicepresidente dell’Accademia Dario Guardalben; Elvira Cajano, soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria e Maria Letizia Sebastiani, già direttore Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro (ICPAL).

Un intervento realizzato con un finanziamento  di 60 mila euro ottenuto dalla Direzione generale Archivi, e gestito dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica umbra, “alla quale siamo grati – ha sottolineato Giovanni Manuali – perché si è così riconosciuta l’importanza della collezione, così come avvenuto successivamente nel gennaio 2021 di “Eccezionale interesse culturale da parte del MIC”. All’interno del suo intervento “Ancora tracce Raffaellesche nel Fondo ABA”, Manuali ha poi illustrato l’interessante disegno del fondo ABA che ha due versioni similari, una a Lille, in Francia, e l’altra a Londra, che rimandano ad un probabile originale di Raffaello, forse afferente all’affresco della Cappella di San Severo, a Perugia. Un passaggio che il conservatore dei beni ha inteso approfondire in riferimento alla mostra allestita a Palazzo Baldeschi al Corso, “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia“, organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte insieme all’Accademia, che chiuderà i battenti il 3 ottobre.

Soddisfatto del progetto di restauro anche il vicepresidente Guardalben, che per l’occasione ha sottolineato il grande salto fatto dall’Accademia in questi ultimi anni, sia sotto il profilo della didattica, quindi degli iscritti, sia delle iniziative realizzate per valorizzare il patrimonio, così anche il grande e costante supporto negli anni della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, attraverso importanti contributi. La soprintendente Giovanna Giubbini, intervenuta da remoto, ha invece ribadito quanto il fondo disegni meritava di essere salvaguardato in toto, in quanto “l’importante patrimonio, per ricchezza e unicità, rappresenta un indubbio valore culturale”.

A chiudere la presentazione, il magistrale intervento di Maria Letizia Sebastiani su “Fragilità della carta: conservazione e restauro”.

L’intervento di conservazione e valorizzazione si è potuto concretizzare grazie all’attivazione della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria, in particolare della soprintendente Giovanna Giubbini, e del Conservatore dei Beni dell’Accademia, Giovanni Manuali, che in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio hanno organizzato l’iniziativa per mostrare i risultati dell’intervento, un progetto portato avanti negli ultimi due anni, e in più riprese, da ditte specializzate individuate dall’Ente di tutela.

Redazione Vivo Umbria: