FERENTILLO – Parliamo di Arte quella con la A maiuscola, e senza andare poi tanto lontano, lo spettacolo, a pochi passi da Terni ce la offre la chiesa abbaziale di San Pietro in Valle. La nuova amministrazione comunale del sindaco Elisabetta Cascelli sta pensando di creare un sistema di illuminazione consono per evidenziare ai tanti turisti e appassionati il ciclo degli affreschi pregiotteschi, che adornano le pareti dell’aula abbaziale, affinché si renda più visibile le scene del Nuovo e Vecchio Testamento risalenti alla seconda meta’ del XII secolo antecedenti la pittura del Cavallini.
Dipinti che per la loro peculiarita’ sono presenti in tutti i cataloghi di storia dell’ arte e vantano Ferentillo in tutto il mondo. Ma anche in questa occasione ci accingiamo a descrivere i dipinti e tracciare un escursus fin dalle origini.
Da “Ferentillo Segreta I luoghi dell’Arte e dello Spirito – l’Abbazia di San Pietro in Valle Suppegna” ho tratto le notizie e gli approfondimenti storico – artistico. I dipinti, sembrerebbero essere stati realizzati da un gruppo di artisti considerato anche la vastita’ del lavoro.
Ma le scene dell’Antico Testamento riprodotte nella parete di sinistra e in parte del Nuovo su quella destra sono state eseguite da un unica mano deducibile (dalla critica) al cosiddetto MAESTRO DELLA CREAZIONE.
L’ autore si distingue per l’uso di fondi azzurri (lapislazzulo) e l’inserimento di singole figure al centro delle scene, in modo simmetrico. Le caratteristiche dell’ artista si notano anche nella monumentalita’ e colori.
“L’ Ammonimento” e la “Cacciata dal Paradiso terrestre” ultime due scene del primo registro sono opera di un pittore diverso, caratteristica evidenziata dalla diversita’ degli intenti realistici, i lineamenti dei visi che si presentano ben marcati. Un altro pittore potrebbe aver realizzato “il ringraziamento di Noe’ ” probabilmente esecutore anche della “Entrata in Gerusalemme”, “L’ultima cena”, la “lavanda dei piedi”, mentre “Le nozze di Cana” mostrano caratteri di stili comuni agli autori dei dipinti citati.
Del dipinto “la visione di Isaia” situato nel primo registro della parete di destra rimangono poche tracce, mentre si possono distinguere i due profeti tramite la scritta nel titulus posto sotto (Daniele e Samuele) e quattro angeli.
Nella esecuzione di questi dipinti si può fare riferimento al genere di miniatura del secoli XI – XII . Ma ecco tutte le scene in ordine di successione che vengono riprodotte nel ciclo di affreschi: ( parete di sinistra registro superiore intervallati da cinque finestre) Creazione del mondo (iscrizione tenuta da due angeli) – IN PRINCIPIO CELV ET TERRA FACISSE FIGVRAM. Creazione di Adamo : HADAM SIC…N. Creazione di Eva: SIC PRIMOGENITI COSTA…D. Adamo nomina gli animali: …TIS…PLASTVS NOMINA PRUIDENS IVRE DIMANEANT SIC SICVT SEPER IN EVMM. Peccato originale: BIS…A..VR…SERPE. Ammonimento e cacciata dal paradiso terrestre: VIT. (Secondo registro) : Sacrificio di Caino e Abele: TR …ONVM. Caino che uccide Abele , Avviso a Noe’: ARC. Costruzione dell’ arca, Noe’ ringrazia Dio,l Abramo e i tre Angeli: ..TRE..N..CVM..EI..T..VIDET..