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Abbazia di Ferentillo: nuovo sistema di illuminazione per gli straordinari affreschi del XII secolo

FERENTILLO – Parliamo di Arte quella con la A maiuscola, e senza andare poi tanto lontano, lo spettacolo, a pochi passi da Terni ce la offre la chiesa abbaziale di San Pietro in Valle. La nuova amministrazione comunale del sindaco Elisabetta Cascelli sta pensando di creare un sistema di illuminazione consono per evidenziare ai tanti turisti e appassionati il ciclo degli affreschi pregiotteschi, che adornano le pareti dell’aula abbaziale, affinché si renda più visibile le scene del Nuovo e Vecchio Testamento risalenti alla seconda meta’ del XII secolo antecedenti la pittura del Cavallini.

San Pietro in Valle, particolare dell’adorazione dei Magi (affresco XII secolo)

Dipinti che per la loro peculiarita’ sono presenti in tutti i cataloghi di storia dell’ arte e vantano Ferentillo in tutto il mondo. Ma anche  in questa occasione ci accingiamo a descrivere i dipinti e tracciare un escursus fin dalle origini.
San Pietro in Valle, ultima cena (affresco XII secolo)

Da “Ferentillo Segreta I luoghi dell’Arte e dello Spirito – l’Abbazia di San Pietro in Valle Suppegna” ho tratto le notizie e gli approfondimenti storico – artistico. I dipinti, sembrerebbero essere stati realizzati da un gruppo di artisti considerato anche la vastita’ del lavoro.
San Pietro in Valle, creazione del mondo (affresco XII secolo)

Ma le scene dell’Antico Testamento riprodotte nella parete di sinistra e in parte del Nuovo su quella destra sono state eseguite da un unica mano deducibile (dalla critica) al cosiddetto MAESTRO DELLA CREAZIONE.
San Pietro in Valle, particolare Adamo ed Eva (affresco XII secolo)

L’ autore si distingue per l’uso di fondi azzurri (lapislazzulo) e l’inserimento di singole figure al centro delle scene, in modo simmetrico. Le caratteristiche dell’ artista si notano anche nella monumentalita’ e colori.
San Pietro in Valle, annuncio a Noè (affresco XII secolo)

“L’ Ammonimento” e la “Cacciata dal Paradiso terrestre” ultime due scene del primo registro sono opera di un pittore diverso, caratteristica evidenziata dalla diversita’ degli intenti realistici, i lineamenti dei visi che si presentano ben marcati. Un altro pittore potrebbe aver realizzato  “il ringraziamento di Noe’ ” probabilmente esecutore anche della “Entrata in Gerusalemme”, “L’ultima cena”, la “lavanda dei piedi”, mentre “Le nozze di Cana” mostrano caratteri di stili comuni agli autori dei dipinti citati.
San Pietro in Valle, entrata a Gerusalemme (affresco XII secolo)

Del dipinto “la visione di Isaia” situato nel  primo registro della parete di destra rimangono poche tracce, mentre si possono distinguere i due profeti tramite la scritta nel titulus posto sotto (Daniele e Samuele) e quattro angeli.
San Pietro in Valle, Abramo e i tre Angeli (affresco XII secolo)

Nella esecuzione di questi dipinti si può fare riferimento al genere di miniatura del secoli XI – XII . Ma ecco tutte le scene in ordine di successione che vengono riprodotte nel ciclo di affreschi: ( parete di sinistra registro superiore intervallati da cinque finestre) Creazione del mondo (iscrizione tenuta da due angeli) – IN PRINCIPIO CELV ET TERRA FACISSE FIGVRAM.  Creazione di Adamo : HADAM SIC…N. Creazione di Eva: SIC PRIMOGENITI COSTA…D.  Adamo nomina gli animali: …TIS…PLASTVS NOMINA PRUIDENS IVRE DIMANEANT SIC SICVT SEPER IN EVMM. Peccato originale: BIS…A..VR…SERPE. Ammonimento e cacciata dal paradiso terrestre: VIT. (Secondo registro) : Sacrificio di Caino e Abele: TR …ONVM.  Caino che uccide Abele , Avviso a Noe’: ARC. Costruzione dell’ arca, Noe’ ringrazia Dio,l  Abramo e i tre Angeli: ..TRE..N..CVM..EI..T..VIDET..CO…LAVDAT…ET…UNVM. Sacrificio di Isacco, Isacco Benedice Giacobbe. (Terzo registro): prima e seconda scena perduta, Beniamino davanti a Giuseppe, seguono otto scene perdute. Parete di destra scene del nuovo testamento. (Registro superiore intervallati con sette finestre): Samuele e Daniele: AMVHEL PPHA DANIEL. due angeli: AN..TS…SACTIS DOMINI DEVS SABAOHT XI…Maestas Domini: ERRAEO POTESTAS. altri due angeli: SCS..DOMINVS DEVS SABAOHT…EN. Profeti: G…M. (Secondo registro) annuncio ai pastori, viaggio dei magi, Epifania: RVMTIVS MIRRA MVNERA XPO. Partenza dei magi: MAGI …VIDENTI ..NM…GAVISI SVNTREVERSI..SVNT IN SVAM REGE…HEN. strage degli innocenti: ERODES ..PVROS PRO…NOMINE MACTA T…  battesimo del Cristo: …O ESTA…RENATVM… nozze di cana: …C…A . (Terzo registro): Buon Pastore, moltiplicazione dei pani, entrata in Gerusalemme, ultima cena: ANNVARIS CELEBR…NAM ET CONVIVIA PASCHAE CV DISCIPVLIS  SVI. Lavanda dei piedi:…BE ..NEI…SERVIP…I…M..QVAM  Calvario, Iscrizione dipinta, ruota e motivi geometrici figura di monaco e committente: EGO ..RVS …SER… VVS/OM..DS. Gli affreschi, fino al 1870 erano rimasti coperti da un precedente strato di calce. Il Guardabassi nel 1872 cito’ i dipinti subito dopo la loro scoperta e fatti restaurare dalla famiglia Ancaiani dal pittore spoletino Giovanni Catena, alcuni di essi, purtroppo, sono andati per sempre perduti. Riassumendo, il ciclo pittorico si svolge sui tre registri delle due pareti mentre la possibilità di un quarto registro avrebbe presentato motivi geometrici come si evidenzia da sporadici frammenti. Tutte le scene sono inquadrate dentro a cornici formate da colonnine tortili e da una decorazione a fregio a conclusione, in alto che segue per tutto il perimetro della navata. Sul fregio appaiono riprodotti uccelli, grifi alati e pesci. Sotto ogni scena e’ riportato il TITULUS. Vale la pena illustrare la prima scena dell’ antico testamento: in alto l’ Onnipotente chino, con il volto molto giovane che crea le stelle il sole e a luna, sotto la colonba dello Spirito Santo,  i due angeli in volo che sorreggono il cartiglio con la seguente iscrizione: PRINCIPIO CELV ET TERRA FACISSE FIGVRAM, sotto il mare e i pesci. Le figure, con tonalita’ forti di bianco e rossi, emergono da un fondo azzurro laspilazzulo. Ecco,  questa e’ una breve descrizione degli affreschi di scuola romana della chiesa abbaziale di San Pietro in valle a Macenano di Ferentillo. Un unicum che vale la pena ammirare, contemplare,  almeno una volta nella vita.

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