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A Terni un Bee Hotel per sostenere la proliferazione delle api selvatiche

TERNI – Sabato 20 maggio ricorre la Giornata mondiale delle api, celebrata in tutto il mondo. Già lo scorso anno ne avevamo parlato per la fondamentale importanza che questi esseri viventi ricoprono per tutta la vita del pianeta, aiutando a mantenere la biodiversità e generando un valore economico altissimo. Si stima infatti che il servizio di impollinazione valga circa 153 miliardi nel mondo, 22 miliardi in Europa e 3 miliardi in Italia. Mentre la produzione agricola mondiale direttamente associata all’impollinazione rappresenta un valore economico stimato tra 199 e 589 miliardi di euro. (Fonte Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

 

 

In questa giornata, abbiamo interpellato Riccardo Mattea, zoologo, guida ambientale escursionistica nonché guida del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Mattea nel 2021 è stato consulente scientifico per la creazione del Bee Hotel che si trova in Largo Ottaviani, poco distante dal parco della Passeggiata. Un progetto che è stato realizzato da Materie Unite, un’azienda ternana che si occupa di allestimenti ecosostenibili, finanziato dalla Fondazione Carit, con il contributo del Garden Club Ternano, di Pro Natura e di Umbria Green Festival.

Il Bee Hotel rientra fra le iniziative volte al sostegno delle api selvatiche, diverse dalle api del miele, rispetto alle quali svolgono una funzione molto più importante. “Le api del miele sono certamente importanti a livello economico” ci dice Mattea “ma le possiamo comparare a un allevamento di bestiame.” Circa mille sono in Italia le specie di api selvatiche, “altamente specializzate, se perdessimo una sola specie, perderemmo anche la pianta che quella specie impollina, andando a disturbare un equilibrio millenario.” Le api selvatiche inoltre non sono assolutamente aggressive: solo la femmina ha il pungiglione, che non usa perché non ha un alveare da difendere.

Quello di Largo Ottaviani non è l’unico Bee Hotel a Terni “ma si potrebbe fare di più” sottolinea Mattea. “Perché gli spazi verdi in città sono tanti ma spesso non vengono gestiti a favore degli impollinatori selvatici. Terni per le api selvatiche potrebbe impegnarsi a lasciare spazi verdi, magari con delle fioriture selvatiche, piantando più fiori per le api, installando più hotel delle api e progettando percorsi educativi per i più piccoli.” Un Bee Hotel ha un costo contenuto e si può realizzare anche in casa a costo zero.

 

 

Dal 2016 esiste anche una iniziativa nazionale “Comuni amici delle Api” nata in buona parte grazie a soggetti umbri, FELCOS Umbria, ANCI Umbria, APAU (Associazione Produttori Apistici Umbri) e APIMED (Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo) che raccoglie le buone pratiche a livello nazionale volte a incentivare attività a sostegno delle api. Da febbraio 2021 ne fa parte anche il Comune di Acquasparta, a pochi chilometri da Terni. Certamente non un caso, considerando che Acquasparta ha dato i natali a Federico Cesi, scienziato e naturalista, fondatore dell’Accademia dei Lincei, che nel 1626 scrisse un trattato sulle api, Apiarium riconosciuto come “la prima monografia entomologica dall’invenzione del microscopio” da Giuseppe Gabrieli.

La Provincia di Terni nel suo stemma vede campeggiare tre api d’oro, simbolo di operosità. Un auspicio che il territorio veda fiorire sempre più iniziative volte alla protezione e al sostegno di questi preziosissimi animali, puntando magari al riconoscimento di Comune Amico delle Api.

Tutte le foto macro: per gentile concessione di Riccardo Mattea.

 

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