TERNI – Anche nel Comune di Terni è possibile aderire alla raccolta di firme per il referendum per chiedere l’abolizione della caccia sull’intero territorio nazionale. A lanciare la proposta è stato il Comitato Sì Aboliamo la Caccia che l’ha depositata in Cassazione con lo scopo di abrogare alcuni articoli della Legge 157/92. “I quesiti sono stati redatti da un gruppo di lavoro di esperti costituzionalisti, avvocati, universitari, e sono stati analizzati dettagliatamente per poter essere considerati legittimi dalle Commissioni delle Istituzioni che dovranno esprimersi nel corso dell’iter procedurale previsto” spiega il Comitato. “Il nostro obiettivo è quello di abolire definitivamente la caccia e non accettare restrizioni che continuerebbero a legalizzare questa brutale pratica per cui il nostro testo è stato accuratamente studiato per ottenere concretamente l’obiettivo di cancellare la pratica cruenta e violenta della caccia, per una reale evoluzione del progresso morale, civile e sociale della nostra Comunità, per educare i giovani e le famiglie a contrastare ogni tipo di violenza, per impedire ad alcune migliaia di cacciatori affamati di violenza di potersi sentire i padroni assoluti, liberi di uccidere, liberi di circolare in territori privati, liberi di torturare uccelli in gabbia per attirare i loro simili e fucilarli, liberi di inquinare l’ambiente con centinaia di migliaia di bossoli abbandonati incustoditi sul terreno ogni anno, liberi di uccidere per errore esseri umani, senza alcuna responsabilità penale seria ed alcuna conseguenza punitiva a causa della mancanza di un’adeguata legge sull’omicidio venatorio, liberi educare i propri figli alla violenza senza alcun rispetto per le forme di vita più deboli, senza voce.”
Ogni anno in Italia si stima che vengano uccisi cento milioni di animali, in gran parte uccelli, ma anche lepri, cinghiali, cervi, daini e caprioli (Fonte: Caccia Il Cacciatore). Oltre agli animali, la caccia porta con sé un bollettino di feriti e morti causati dai fucili, non solo cacciatori ma anche persone di passaggio o che abitano nelle vicinanze delle zone di caccia. Nella stagione 2018/19 sono state 80 le vittime di incidenti di caccia, di cui 21 morti e 59 feriti (Fonte: Associazione Vittime della Caccia). Dal 2007 al 2017 il numero dei cacciatori in Italia è diminuito di oltre 200.000 unità. In Umbria nel 2015 se ne contavano 28.500 per una superficie di 8.456 Km quadrati (Fonte: Istat e indagini Armi e Tiro). I dati mostrano che in Umbria la caccia è un’attività molto diffusa e il rapporto tra cacciatori e abitanti è uno dei più alti d’Italia.
Da qui alla fine di settembre, numerose saranno le città italiane che da nord a sud ospiteranno i banchetti per la raccolta; l’obiettivo è arrivare a 500.000 firme. Per quanto riguarda Terni, i moduli sono reperibili presso lo Sportello del Cittadino sito in via Roma, 36 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. La raccolta firme è aperta fino al 20 settembre.
Qui il testo completo della richiesta abrogativa.
Sara Costanzi