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A teatro “DisUniti”: Irene Antonucci e Domenico Palmiero conquistano il pubblico

SPELLO – Un omaggio ai grandi protagonisti del mondo dello spettacolo come Eduardo De Filippo, Totò, Anna Magnani e Vittorio Gassman ed un appello al pubblico affinché ritorni a teatro. Sono questi i messaggi lanciati da “DisUniti”, lo spettacolo di Irene Antonucci e Domenico Palmiero, attori e allo stesso tempo registi di questo nuovo dramma in atto unico, andato in scena sabato 18 dicembre al Teatro Subasio di Spello. Ad affiancarli come assistente alla regia Dalila d’Aiello, i costumi sono stati curati dalla art director e stylist perugina Linda Boranga ed il make-up dal castiglionese Graziano Giommaroni. Particolarmente ricercata anche la scenografia, curata in ogni dettaglio, arricchita dai quadri dell’artista perugino Massimiliano Mamo Donnari, in arte MaMo.

 

“Volevamo lanciare questo duplice messaggio – ha spiegato Irene, pugliese di nascita, umbra di adozione – perché vorremmo che l’arte e la cultura tornassero ad essere protagoniste nella vita delle persone. L’arte deve stare nel posto in cui è nata, ossia nei teatri e nei set cinematografici e deve essere fatta da professionisti e da persone che nutrono una passione incondizionata e dedicano la propria vita a questa grande missione”.

 

Il messaggio è arrivato al pubblico presente sabato a Spello, che ha omaggiato i due attori-registi con un lungo e caloroso applauso al termine dello spettacolo. Molti i commenti di apprezzamento per Irene e Domenico che hanno curato personalmente ogni dettaglio: dai monologhi, alle musiche, alla scenografia, dove nulla era lasciato al caso.

 

Lo spettacolo è stato patrocinato dal Comune di Spello, dall’associazione Amici di Spello e dallo Studio 4 Fold. L’incasso, al netto delle spese, sarà devoluto al reparto di Pediatria dell’ospedale di Foligno, per l’acquisto di alcuni giocattoli, e sarà utilizzato per offrire agli operatori del Pronto Soccorso di Foligno un coffe-break la mattina del giorno di Natale.

 

 

www.ireneantonucci.com

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