A Stroncone Tiberio d’Assisi affresca nel 1509 la cappella di Sant’Antonio da Padova

STRONCONE – Visitare il complesso conventuale di San Francesco a Stroncone significa ammirare il bellissimo affresco situato in uno delle due cappelle esterne che raffigura la Madonna in trono col Bambino e quattro santi. Entrando nella cappella si rimane estasiati di fronte a quanto Tiberio d’Assisi ha realizzato.

Stroncone, Cappella di Sant’Antonio da Padova: affresco di Tiberio di Assisi 1509

Ma andiamo con ordine. Tiberio di Diotallevi di Ser Francesco di Meneco (Domenico) “de Barberis” detto Tiberio d’Assisi (questa e’ la formula della sua firma d’ arte) nasce ad Assisi nel 1470 e qui morirà nel 1524. Fu, insieme ad Aloigi da Assisi detto l’Ingegno al seguito del Pintoricchio e Perugino a Roma per lavorare alla basilica di Santa Maria del Popolo (cappella del Presepio) e nell’ appartamento Borgia dal 1485 al 1495. Dipinse alla cattedrale di Perugia nel 1495; affrescò la Porziuncola di Santa Maria degli Angeli ad Assisi e in altre chiese dell’Umbria come, appunto, a Stroncone. In lui si rispecchia lo stile inimitabile del Perugino e del suo allievo, il Pintoricchio. La cappella all’esterno della chiesa conventuale di San Francesco  fu affrescata, come detto nel 1509. Dedicata a Sant’Antonio da Padova fu realizzata tra il 1499 e il 1500.

Stroncone, particolare dell’affresco di Tiberio di Assisi

Il dipinto raffigura la Madonna in trono sotto un decorato baldacchino che tiene il Bambino Gesù benedicente ritto sulle gambe. A sinistra e a destra quattro Santi: Antonio da Padova, Girolamo, Michele Arcangelo, Bonaventura.

Stroncone, particolare dell’affresco di Tiberio di Assisi, Santi Bonaventura e Antonio

Il dipinto ha sullo sfondo una singolare marina. Sulla parete di sinistra e raffigurato un San Rocco vestito da pellegrino mentre sulla parete di destra il Cristo con Santa Caterina inginocchiata. Qui è scritto in basso il nome del committente dell’affresco: Virginia Palloni Ledderucci. L’altra cappella è dedicata a Sant’Antonio abate con alcuni dipinti raffiguranti le storie e i miracoli del Santo eremita.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.