CASTIGLIONE DEL LAGO – Prosegue con successo la sesta edizione di “Storie di Storia, l’arte della narrazione”, la rassegna che non è solo un semplice evento culturale ma è un grande contenitore, risultato dell’incontro tra vari linguaggi, partendo da quello letterario per arrivare a quello cinematografico: una kermesse che vede protagonisti scrittori, editori, autori e critici che si cimenteranno nell’arte della “narrazione” con il compito di coinvolgere e stimolare l’interesse dello spettatore che potrà partecipare attivamente: una vera e propria “maratona autunnale” che può rappresentare anche la giusta vetrina per acquisti natalizi interessanti e stimolanti. La rassegna è organizzata dal Comune di Castiglione del Lago e dalla Biblioteca Comunale, in collaborazione con la libreria “Libriparlanti Books & Coffe“, la cooperativa Lagodarte Impresa Sociale che gestisce il Temporary Cinema della Casa del Giovane e il percorso museale di Palazzo della Corgna e Rocca Medievale, con l’apporto di Trasimeno Community Network.
Domenica scorsa, Gianluca Paolucci ha presentato il suo ultimo saggio, scritto insieme a Jacopo Iacoboni, dal titolo “Oligarchi”, edito da Laterza, che racconta come gli “amici di Putin” stanno comprando l’Italia: un viaggio nel potere segreto degli “oligarchi”, un gruppo ristretto di persone spesso legate a Putin e connesse tra loro che ha conquistato un’influenza in Italia decisamente allarmante. Ha coordinato la presentazione, ponendo tantissime domande all’autore, Carlo Angeletti, giornalista di Rai TGR Umbria.
Gianluca Paolucci ha anche parlato della penetrazione economica degli oligarchi russi in Umbria. «Tra Perugia e Città di Castello avvengono, secondo quello che dicono i servizi segreti, “operazioni di influenza” politica ed economica con una regia, sempre la nostra intelligence, che ci conduce direttamente al Cremlino e a Vladimir Putin. Ci sono poi molte “zone d’ombra” in quasi tutti i partiti italiani: una delle cose che è venuta fuori lavorando sul libro che l’attività di influenza è trasversale toccando la Lega, il Movimento 5 Stelle, il PD e altri».
Il libro è veramente molto interessante: si parla di soldi, molti soldi, traffici opachi, storie di spionaggio. Secondo studi recenti la Russia ha la quota più alta al mondo di dark money, soldi opachi detenuti all’estero: un trilione di dollari. Si stima che un quarto di questi sia collegato a Vladimir Putin e a suoi stretti associati, e il Cremlino sembra sempre più capace di pilotare operazioni aggressive. L’Italia è uno dei pezzi di questo grande gioco: gli oligarchi russi in Italia investono e comprano grandi proprietà. Agiscono portando avanti attività che sono a volte al confine con lo spionaggio. Il libro ricostruisce la loro rete di rapporti in Italia: troveremo i rapporti dei servizi segreti italiani sugli investimenti fatti per sostenere operazioni di influenza politica, i passaggi in Italia degli avvelenatori di Skripal, la ricostruzione puntuale dei giganteschi flussi di denaro dalla Russia verso il nostro paese. Così come le relazioni e le onorificenze della Repubblica a personaggi sanzionati da Usa e UE e le timidezze dei due governi Conte. Vicende che sembrano uscite da un romanzo di John le Carré, ma che sono drammaticamente reali e ci riguardano da vicino. Questo libro è il frutto di un’inchiesta giornalistica durata diversi anni sull’influenza dei russi e del Cremlino in Italia, influenza che si declina prevalentemente in due modi: il potere economico dei cosiddetti oligarchi, e la questione dell’intelligence russa in Europa, e anche in Italia. Non tutti gli oligarchi sono spie, è superfluo dirlo. Né ovviamente lo sono tutti i russi che operano con soggetti economici italiani, o viceversa gli italiani che fanno business con i russi.
«Il libro è un resoconto in primo luogo politico e geopolitico – hanno spiegano Paolucci e Iacoboni –. Per questo ci siamo avvalsi di un vasto arco di fonti: documenti dell’intelligence, interviste con fonti politiche e finanziarie, documenti societari sugli schemi finanziari, non di rado offshore, di molte delle vicende ricostruite, e dunque materiale esclusivo, o inedito. Ma anche fonti aperte, inchieste giornalistiche, libri, atti di commissioni parlamentari italiane e straniere, inchieste giudiziarie divenute pubbliche, laddove ve ne siano state, che hanno raccontato alcuni dei fatti di questa enorme storia. Nei casi in cui abbiamo citato documenti o sentenze relativi a vicende giudiziarie ancora aperte al momento in cui scriviamo, lo abbiamo sempre chiaramente segnalato, e terremo conto ovviamente di ogni sviluppo in caso di eventuali riedizioni. Quando sono intervenuti – rispondendo alle nostre domande o rilasciando dichiarazioni pubbliche – abbiamo sempre riferito le repliche dei protagonisti di queste vicende. Ognuno dei personaggi di questa storia va naturalmente analizzato separatamente. Il contesto che emerge secondo noi è quello di una profonda, pluritrentennale influenza della Russia in Italia, che ha attraversato governi di segno politico opposto ma ha assistito a una intensificazione e una oggettiva escalation nella stagione dei partiti populisti trionfanti in Italia, Lega e Movimento 5 Stelle. Resta da vedere se questo scenario muterà stabilmente, anche grazie al cambio di presidente del Consiglio avvenuto nel febbraio del 2021, e se l’Italia sia destinata a rientrare senza ambiguità nella sua naturale collocazione europeista, oppure no».
Jacopo Iacoboni, giornalista, dal 2000 è a “La Stampa”. Negli ultimi anni ha, tra l’altro, seguito la nascita del fenomeno Renzi nel Pd e l’esplosione del Movimento 5 Stelle in Italia. Ha scritto Votantonio (Donzelli 2006), Profondo rosso. La sinistra perduta (Einaudi 2009) e Contro l’Italia degli zombie (Aliberti 2012). Per Laterza è autore di L’esperimento. Inchiesta sul Movimento 5 Stelle (2018) e L’esecuzione. 5 Stelle da movimento a governo (2019).
Gianluca Paolucci, giornalista, ha lavorato per Reuters e dal 2006 è a “La Stampa”. Si è occupato a lungo di criminalità finanziaria, crisi bancarie e finanziamento dei partiti. Ha scritto Avevamo una banca (con Giuseppe Bottero, 40k Books 2015) sul caso Montepaschi.
Storie di Storia proseguirà lunedì 22 novembre alle 17:30 e alle 21:15 con le proiezioni del film “Futura” di Pietro Marcello, con Francesco Munzi e Alice Rohrwacher (Documentario, Italia, 2021, durata 105’) L’Italia vista attraverso gli occhi di un gruppo di adolescenti. Un documento prezioso da cui partire, ricco di suggestioni che meritano di essere approfondite. Analisi del film a cura del critico Simone Rossi.
Martedì 23 novembre alle 17:30 e alle 21:15 le proiezioni del film “Il futuro siamo noi” di Gilles de Maistre (Documentario, Francia, 2019, durata 84’). Il documentario dà voce ai bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie. Un ritratto dei bambini che combattono per il loro futuro. Analisi del film a cura del critico Simone Rossi.
Sabato 27 novembre alle ore 18 si torna a parlare di libri a Palazzo della Corgna con Marco D’Eramo che presenta il suo “Dominio” (Feltrinelli). La guerra invisibile dei potenti contro i sudditi. La rivolta dall’alto contro il basso ha investito tutti i terreni: l’economia, il lavoro, la giustizia, l’educazione e ha stravolto l’idea che noi ci facciamo della società, della famiglia e di noi stessi. L’autore ne discuterà con Giustina Orientale Caputo, professoressa di sociologia all’Università Federico II di Napoli.
Infine al Temporary Cinema della Casa del Giovane martedì 30 novembre alle 17:30 e alle 21:15 le proiezioni del film “Quo Vadis Aida?” di Jasmila Zbanic, con Jasna Ðuricic, Izudin Bajrovic, Boris Ler, Dino Bajrovic, Boris Isakovic. (Drammatico, Bosnia-Herzegovina, 2020, durata 103’). La storia si svolge nel luglio del 1995. Aida, bosniaca, insegna inglese e lavora come interprete in una base ONU nei giorni caldi che precedono l’occupazione di Srebrenica da parte dell’esercito serbo. Quando il sistema di protezione all’ONU inizia a deteriorarsi, Aida si trova a dover salvare ancora una volta la propria famiglia. Analisi del film a cura dei critici Giacomo Calzoni e Simone Rossi.
Tutti gli appuntamenti di Storie di Storia 2021 sono a ingresso libero con prenotazione consigliata. È possibile telefonare a Lagodarte al numero 075951099 oppure a Libri Parlanti (solo per gli eventi letterari) allo 075951822.