PERUGIA – Sabato 4 maggio Indigo Art Gallery in via Oberdan a Perugia ospiterà la mostra personale di Francesco Petrone, “Respiro”, a cura di Chiara Guidoni alle ore 18.30,. La seconda esposizione dell’artista alla galleria perugina presenta la sua nuova produzione su vetro, completamente inedita e che prende spunto dal raccontare e mettere in luce le storie delle persone: l’artista foggiano che vive a Roma raccoglie e seleziona parole, frasi o disegni, contenuti in lettere, diari o testimonianze in generale, per riproporle e fissarle su vetri appannati, attraverso la calligrafia di chi ha lasciato questi segni.
“Comune denominatore – si legge nella nota di presentazione della mostra – il fatto di non esser riusciti, totalmente o in parte, a raggiungere il destinatario per cui erano state pensati e scritti. Una riflessione sui confini della comunicazione ma anche dell’emotività, sulla necessità di raccontarsi e svelarsi, comune a chiunque, ma che, in certi casi, non ha trovato sfogo. Da qui la volontà dell’artista di voler rendere trasparente la barriera di queste parole: il vetro è il confine su cui esse si infrangono, ma garantisce, allo stesso tempo, una lettura da entrambi i lati, esterni e interni, creando di fatto una possibilità di comunicazione. Attraverso queste opere – prosegue la nota – l’artista dà inoltre spazio a sogni e incubi, desideri e condizioni che caratterizzano le storie personali, ma che diventano universali grazie a un gesto semplice come quello di lasciare un segno su un vetro appannato, pagina bianca e poetica di molti, scritta, disegnata e a volte cancellata, che nel successivo respiro trattiene i segni di ciò che ha serbato nel precedente. La matrice di questa ricerca è da individuarsi nella storia personale dell’artista: l’osservazione degli ultimi istanti di vita della madre, in grado di respirare attraverso una maschera CPAP, hanno generato nell’artista la riflessione: “fin quando si appanna il vetro, lei è viva”. Da lì la volontà di “fermare” quel respiro su vetro, quasi come prova di immortalità. Il reperimento delle testimonianze riguarda sia storie ormai passate, sia storie del presente: un progetto relazionale che interpella e coinvolge persone accomunate da vicende simili, ma anche testimonianze manoscritte di chi ha deciso di affidare alla carta la propria intimità, partendo dalle parole di amici e artisti. Una collaborazione fondamentale, in questo senso è quella con l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano che si configura in questo progetto come un partner eletto, in quanto raccoglie, conserva e valorizza le vicende personali dei tantissimi che hanno scelto la forma del diario per raccontarsi e per essere custoditi”.
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Durante il periodo di mostra è prevista la presentazione e la proiezione del documentario “Respiro” prodotto da Progetti Inutili, del regista Roberto Orazi, con edizione di Francesco Lamonaca.