PERUGIA – “La salute mentale e i giovani: la depressione tra le patologie del Millennio” . Questo il tema dell’incontro organizzato a Perugia dall’associazione “Una mente per amica” martedì 21 maggio a partire dalle ore 16 alla sala della Vaccara di Palazzo dei Priori. La partecipazione all’incontro è gratuita e senza prenotazione, e particolarmente indicata per docenti, dirigenti scolastici e famiglie.
I RELATORI
Interverranno Giulia Menculini, ricercatrice Cattedra di Psichiatria dell’Università degli Studi di Perugia e responsabile dell’ambulatorio giovani che spiegherà l’esperienza di un ambulatorio dedicato all’identificazione precoce delle depressioni; Antonio Metastasio, psichiatra affiliato Usl Umbria2, ricercatore alla University of Hertfordshire,con il quale si farà il punto sui nuovi paradigmi nella cura della depressione. Il modello operativo adottato nei ricoveri dei minori e dei giovani adulti sarà l’oggetto dell’intervento di Kety Amantini, direttrice del reparto di Psichiatria dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia; di adolescenti in bilico parlerà anche lSusanna Cirone, psicologa e psicoterapeuta del Centro di Terapia Strategica di Arezzo, mentre Patrizia Tabacchini, docente e referente per lo sportello di ascolto e accoglienza studenti della scuola secondaria di secondo grado di Perugia, spiegherà quali sono le sfide e le opportunità che la scuola ha di fronte al disagio giovanile. Infine, della ricerca nell’ambito dell’educazione socio-emotiva e della sua applicazione a scuola, dall’infanzia all’adolescenza parlerà Alessia Signorelli, del Dipartimento di Filosofia, Scienze e Tecniche psicologiche dell’ateneo perugino.
Per il Comune di Perugia sarà presente l’assessore al Welfare Edi Cicchi e per l’associazione “Una mente per amica”, la presidente Ganka Avrmova. La giornalista Donatella Binaglia modererà gli interventi.
LA DEPRESSIONE IN ITALIA
E’ senz’altro il disturbo mentale più diffuso in Italia, interessa 2,8 milioni di persone. Ne soffre un giovane su 4, con percentuali crescenti negli ultimi anni, che confermano come si sia di fronte a un’emergenza, da affrontare agendo sulla prevenzione, con percorsi di educazione sociale ed emotiva.