PANICALE – Iniziata ieri la VII Edizione di “Fili in Trama” che fino a domenica 15 settembre fa di Panicale ancora una volta la cittadina leader in Europa in fatto di arte legata al merletto e al ricamo. La mostra mercato internazionale, organizzata e finanziata dal Gal Trasimeno-Orvietano, in realtà trasforma la cittadina lacustre nella sede privilegiata di un vero e proprio evento, incentrato certamente sui banchi espositivi di ben 75 espositori rigorosamente artigiani provenienti da tutte le Regioni d’Italia, ma pure su una serie di eventi che più che collaterali sembrano ben intrecciarsi con il focus della kermesse. A contribuire all’internazionalità della manifestazione, le sette delegazioni straniere che porteranno in mostra e non solo i rispettivi manufatti ma anche cultura e tradizione dei propri paesi di origine: Grecia, Germania, Portogallo, Inghilterra, Russia, Lettonia e Polonia, questi ultimi due presenti in delegazione ufficiale anche con i relativi Gruppi di Azione Locali nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale che sta prendendo forma e per il quale il Gal Trasimeno Orvietano sarà capofila a livello europeo, denominato “Via Europea del Merletto e del Ricamo”.
A spiccare a “Fili in Trama” 2019 sarà tuttavia la Russia, cui è dedicata la giornata inaugurale (taglio del nastro alle 16 di venerdì 13 in piazza Umberto I) con l’attesissimo Defilé di moda (a partire dalle 20.30) a cura della Scuola creativa russa di Vera Tarasenkova e il coreografico Defilé di costumi tradizionali nazionali del popolo russo, in cui verrà presentata al suono di musica tradizionale russa la nuova collezione Altay a cura del Club etnologico “Paraskeva”.
Forte dei consensi ottenuti già nell’edizione del 2017, si tratta di un ritorno per la delegazione coordinata da Olga Guruleva che, oltre alle sfilate, allestirà la mostra “Lino. Seta. Tulle”. Attraverso l’antica tecnica denominata “Khokhloma”, la scuola di ricamo creativo di Vera Tarasenkova propone coloratissimi stole, tovaglie e altri prodotti tessili realizzati da 50 collaboratrici di età, personalità e professioni diverse, ma accomunate da un’arte che si perde nel tempo. Il Club etnologico “Paraskeva” dal canto suo invece presenterà due interessanti collezioni interamente artigiane con pezzi che, rispettivamente, riproducono i costumi dei vecchi credenti “Altay” che migrarono dal nord della Russia ad Altay nel XVII secolo, e bambole delle popolazioni indigene di Leningrado, adornate da ricami e gioielli fatti a mano.
La loro presenza andrà anche a consolidare una serie di scambi di esperienze a partire dalla ricerca, ma soprattutto per proiettare un futuro di rapporti di cooperazione in merito alla formazione e alla commercializzazione di prodotti legati al mondo dell’alta moda. La comunità italiana, umbra e di Panicale in particolare, restituirà poi l’esperienza in terra russa.