FERENTILLO – Il gusto della birra incontra la tradizione e la storia del territorio. “Il birrificio Magester nasce a fine 2013 – racconta Giovanni Ridolfi – All’epoca sentì l’annuncio di un impianto pilota per produrre birra artigianale. Dopo la riconversione del locale, un ex macelleria, in un birrificio a luglio 2014 il sogno divenne realtà. L’idea era quella di creare una serie di birre artigianali di qualità che potessero raccontare il territorio di Ferentillo, della Valnerina e di Terni. Già il logo infatti è una citazione a quest’obbiettivo. Due pavoni che bevono da una coppa, simbolo battesimale di epoca longobarda ritrovato nell’abbazia di San Pietro in Valle a Ferentillo del maestro Ursus, commissionatogli dal duca Hilderirco, suo committente”.
Proprio per questa ragione le prime due birre Magester furono la Ursus e la Saturno 500. La Ursus è una Amber Ipa dedicata all’omonimo maestro. Una birra in cui luppoli statunitensi regalano note esotiche e agrumate di pompelmo, come riporta la descrizione sul sito ufficiale, arancia e mandarino che si prolungano in bocca ammorbidite da sfumature di caramello, caffè e liquirizia.
La Saturno 500 invece è una American Ipa dedicata al pilota ternano Libero Liberati. Sulla bottiglia è raffigurato il “Cavaliere d’acciaio” in sella alla sua Saturno 500 con cui nel 1957 si aggiudicò il Titolo Iridato classe 500cc. Una particolarità della Magester che salta all’occhio prima che al gusto consiste nelle sue bottiglie particolarmente curate.
“Le nostre birre Magester – spiega Giovanni Ridolfi – oltre ad essere prodotte totalmente con ingredienti locali vogliono essere vere opere d’arte. Un po’ come se il birraio diventasse artista. La birra artigianale con la giusta cura e fantasia può generare veri e propri capolavori”. Proprio in corrispondenza di questa affermazione è impossibile non nominare la Malter Ego, la birra con una vecchia immagine della cascata delle Marmore sulla bottiglia. Questa birra nera estiva dall’aroma molto interessante nasce da due visioni molto diverse. In questo campo esistono due scuole di pensiero: una europea, che elogia l’uso del malto e del lievito, e una americana, che fa prevalere il luppolo. La Malter Ego è il risultato dell’unione delle due visioni di Giovanni Ridolfi e del suo socio Andrea Mangione, una creazione diversa dalle altre che porta nel suo nome la sua storia, essendo lo stesso della società.
“Il nostro territorio – continua Giovanni Ridolfi – offre molte materie prime per i nostri prodotti. Tutti sapori di primissima qualità”. Bianca Merangola, entrata nella guida slow food delle birre italiane 2018-2019, è una creazione in edizione limitata, poiché ne vengono prodotti solo 15 ettolitri l’anno. È realizzata con i frutti di uno dei 30 alberi puri tra i 300 esemplari presenti in Valnerina. Il succo di merangola puro conferisce al prodotto un aroma molto particolare che oltre a dare vita ad una particolarissima birra artigianale valorizza il sapore di questo antico agrume. La Feronia invece è la prima birra di linea della Magester, che vede l’aggiunta nella sua miscela di un miele prodotta da un’azienda locale. Non mancano nel ricco catalogo anche omaggi alle tradizioni e ai costumi ternani come La Pepata, birra dell’anno 2019, artigianale e natalizia, una creazione che unisce la tradizione di questa bevanda alcolica con la ricetta del pampepato. La Mille925 è frutto di una collaborazione con il centro di coordinamento Ternana e il locale Roba da Malti.
“Una grande soddisfazione – come la descrive Giovanni Ridolfi – poiché unisce in se quello che abbiamo fatto finora. Una birra artigianale di qualità, un’espressione del territorio che fonde valori dello sport e Terni. Anche le etichette e le bottiglie sono prodotte a Terni. Una birra 100% ternana”. Infine per gli amanti della birra, lontani però dal mondo della birra artigianale, Magester ha creato Cerevisia Popoulusque. L’etichetta la racconta prima di essere assaggiata, un prodotto per tutti. Una birra di grande qualità che rientri però negli standard di tutti i giorni, un passaggio dal mondo commerciale a quello artigianale. Insomma birre per tutti gusti, curiose, interessanti e legate alla tradizione e alla storia locale.