TERNI – Giulia Massarelli, 25 anni, sta per lanciare l’etichetta discografica Lunatika Records di cui è ideatrice e label manager.
Lunatika Records, su licenza del Consorzio ZdB, nasce da un sogno oggi diventato finalmente realtà: il 25 novembre, in occasione della “Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne“, l’etichetta farà il suo debutto al MEI – Meeting Degli Indipendenti di Faenza e presenterà anche la sua prima artista in uscita. La scelta non è ovviamente casuale perché Lunatika Records è una label orientata a progetti femminili, tesa a dare da spazio al valore artistico della donna.
La lunga chiacchierata con Giulia è servita anche a capire che la sua decisione non comporta esclusione, piuttosto, maggiore inclusione in un contesto che storicamente tende ad emarginare le donne musiciste. Secondo uno studio del 2021 condotto dall’Accademia dei Creative Media SAE Institute di Milano su tutto il perimetro dell’industria musicale, coinvolgendo più di 40 professionisti del settore per valutare e comprendere la disparità di genere, si rileva che le artiste che lo compongono sono solo il 27%, il 12,5% per ciò che riguarda la composizione e il 2,5% per la produzione.
Ci dice Giulia: “Durante le rassegne musicali alle quali assistevo in qualità di intervistatrice, notavo che la presenza femminile sul palco era pressoché inesistente. Era diventato un pallino per me. Mi rendevo conto che il discorso era molto più ampio, perché si estendeva a tutto il settore: i concerti, le produzioni, fino a ricomprendere Sanremo. A quel punto ho deciso di fare qualcosa. Ho avuto la fortuna di trovare la fiducia di un locale, Le Mura a Roma, che mi ha permesso di creare un format tutto nuovo: Lunatika Contest. Certo, il mio sogno era creare un’etichetta, ma mi sembrava impossibile: da dove partire? Ho pensato allora a una serie di incontri live: per me, l’idea guida era creare uno spazio al femminile dove trovare un terreno fertile all’interno di un contest musicale. Della serie: se punto alla luna, male che va cado tra le stelle! Il bello di Lunatika Contest è che paradossalmente non c’è competizione, è uno spettacolo e un punto di incontro per tutti, anche per lo spettatore, che sceglie la cover da assegnare ad ogni artista in gara”.
Giulia poi ci spiega che il format ora si è evoluto con Lunatika On the Road che presenta alcune novità: “Sono riuscita a portare Lunatika da Roma a Terni, grazie ad Andrea Leonardi del FAT – Art Club. Ogni serata è presenziata da un’artista ternana e un’artista proveniente da fuori città. È stato bellissimo vedere sul palco – l’11 novembre scorso- Rachele Marinelli (toscana) cantare al fianco della pittrice ternana Francesca Silvia Maurizi”.
Le chiedo quindi il motivo della scelta di tornare nella sua città, Terni, dopo aver assaporato il fitto scenario artistico di Roma e lei risponde: “Sentivo di doverlo fare. Voglio rimanere legata a Terni, perché c’è bisogno di ragazzi. Questa città è una ‘conca’ di arte a tutti i livelli, più di quanto si possa genericamente supporre, però abbiamo un problema: il potenziale creativo ed artistico ha la tendenza ad essere poco compreso e considerato, merita molto di più. Io ho voluto offrire il mio contributo”.
Come tutti i sogni, anche quello di Giulia è scandito da piccoli passi: “Ho creato piano piano, mattone per mattone. Quando lavori in questo ambiente, hai tante aspirazioni, parli utilizzando tanti ‘vorrei’ …è normale sentirsi a volte spaventati, ma io non ho mai mollato; in più ho avuto la fortuna di incontrare lungo il percorso persone che si sono rivelate fondamentali per me, come Andrea Pettinelli, l’etichetta nasce grazie a lui”.
Alla domanda qual è direzione artistica di Lunatika Records, Giulia spiega: “La visione è ampia, la stessa Lunatika Contest non è rimasta chiusa entro determinati generi musicali. Di base ascolto tutto. Scelgo i progetti in cui credo, in cui vedo una forte personalità artistica che oltre ad avere una grande passione, ha anche uno spirito affine. Dopotutto si tratta di fare un percorso assieme”.
La prima artista ad uscire il prossimo 25 novembre sotto label Lunatika Records sarà Margò con il singolo Permette signorina, nato dall’idea di scrivere una sigla per Lunatika Contest, grazie alla penna di Giuditta Maselli e la produzione di Matto Gabbianelli dei Kutso .
A questo punto, senza voler peccare di eccessiva leziosità, penso sia doveroso fissare alcuni punti: le donne nella musica ci sono e pure tante, ma fanno fatica ad emergere perché storicamente scoraggiate. Il non voler riconoscere il problema del gender gap nell’industria musicale italiana, adducendo che si tratti semplicemente di assenza di interesse è un discorso approssimativo, impreciso e che ha stancato. Non tiene conto del fattore storico determinante: si tratta di una cultura occidentale che per secoli ha sistematicamente escluso le donne, marginate perlopiù al solo ruolo di interpreti. La figura della pop star ci è naturalmente familiare, ma quella della autrice, compositrice, produttrice e manager no. Ridurre il tutto ad una mera questione di ‘attitudine’ diventa sempre più grottesco, perché il caso di Lunatika Records è solo uno tra i tanti controesempi che possiamo citare. Ma si sa, le convinzioni popolari sono fatte per essere infrante: le realtà come quelle offerte da Giulia sono sempre di più.
La fortuna di vivere in questo esatto momento storico è quella di avere finalmente la possibilità di invertire la tendenza, ora che gli strumenti ci sono.
Auguri a Giulia e a tutto il team.