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La festa della Famiglia Perugina: vernaccia etrusca per celebrare la festa di san Martino

PERUGIA –  Uno dei compiti della storica associazione socio culturale della Famiglia Perugina è quello di mantenere le tradizioni ed è in questa ottica che il presidente Giovanni Brozzetti, per questo anno, in collaborazione con l’Associazione culturale Catha,  ha voluto celebrare la festa di san Martino con l’organizzazione di un incontro conviviale al complesso monumentale di Sant’Anna a Perugia. Come da programma, il  pubblico intervenuto all’evento, ha seguito la presentazione di Luciano Vanni, presidente dell’associazione Catha, sulla figura del  santo di Tours alla quale poi è seguita la proiezione della vita di San Martino.

Luciano Vanni, Giovanni Brozzetti e Stefano Mezzanotte

Al dibattito si sono susseguiti i commenti del presidente Brozzetti e del vice presidente Stefano Mezzanotte. E’ stata rievocata la ricorrenza che unisce la liturgia cristiana alla tradizione contadina legata all’apertura delle botti di vino novello e ai piaceri della buona tavola.  Il culto di San Martino, per una vita trascorsa tra le campagne, cade proprio nel periodo di gran fermento per il mondo agricolo e da qui il detto “ a San martino ogni mosto diventa vino”. Altra connotazione della figura del santo è riportata dalla raffigurazione che vede il gesto di San Martino dividere il suo mantello per donarlo ad un povero e questa scena appare in via del Verzaro dove c’è ancora una bellissima immagine  in ceramica risalente al XVII secolo.  A conclusione delle relazioni  il pubblico ha potuto visitare, in piccoli gruppi, i locali recuperati della struttura gestita dall’associazione Catha che incentra la sua attività studiando la civiltà etrusca, partendo dall’orologio etrusco fino a visitare alcune stanze recuperate di recente.

A seguire, poi , il momento conviviale che è stato aperto prima con delle bruschette con olio novello (nella foto di copertina), poi gli intervenuti hanno potuto assaggiare una calda torta al testo con prosciutto e formaggio e , non poteva mancare, la tradizionale castagna con il vino novello che in passato, la vernaccia, era la bevanda speciale etrusca per gli astemi.

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