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Il Prog del Terzo Millennio #26: Antiche Pescherie Nel Borgo

Sono passati grossomodo cinquant’anni da quando il prog, che un tempo si definiva pop, ha fatto irruzione nel panorama musicale italiano.

Dopo “Collage” de Le Orme si affacciarono sulla scena Premiata Forneria Marconi e Banco del Mutuo Soccorso oltre a formazioni che hanno segnato questo modo di intendere la musica che fa spesso storcere il naso pur avendo consentito ad alcuni una notorietà anche a livello internazionale; ma tant’è, siamo per fortuna ancora qui a parlarne.

Antiche Pescherie Nel Borgo in concerto

E a farlo non tanto per rivangare i tempi passati quanto per segnalare nuove pubblicazioni che proseguono in quella direzione. Da poco più di anno le colonne di Vivo Umbria ospitano questa rubrica e si è parlato di formazioni che rinverdiscono i fasti di un genere musicale da sempre divisivo ma ndubbiamente affascinante.

Con questo spirito presento il lavoro de le Antiche Pescherie Nel BorgoSi no sabir … tazir !” (se non parli la lingua Sabir, taci), pubblicato qualche mese fa; un album molto interessante che andiamo a scoprire.

La copertina del cd

Iniziamo conoscendo il gruppo che è formato da: Maurizio Venegoni, già nei C.A.P. (Consorzio Acqua Potabile), alle tastiere; Alvaro Fella dei Jumbo ed anche lui nei C.AP. alla voce solista; Dario Guidotti, anche lui dei Jumbo alla voce, flauto e sax;  Paolo Doria dei Gamba De Legn alla chitarra; Enrico Venegoni, cugino di Maurizio, dei C.A.P. alle tastiere; Augusto Gentili al basso  elettrico e Massimiliano Varotto alla batteria che inoltre ha curato la parte grafica del lavoro, davvero molto bella.

Come si può notare del gruppo fanno parte musicisti che hanno già avuto a che fare con il prog e ciò risulta molto positivo; ottimo è il lavoro sugli arrangiamenti e la proposta è decisamente personale.

Incuriosito dalle notizie relative all’uscita dell’album ho contattato Maurizio Venegoni, a cui m’unisce la stessa fede calcistica, e a cui si deve l’idea di questo disco.

Nel disco sono presenti brani poco noti di musicisti molto eterogenei, riletti e rielaborati con dovizia e l’originale “Io sono Lemuel”.

L’album racconta storie di pesci e di uomini, di mare e di terra; Alvaro Fella canta nella lingua Sabir, un tipo d’Esperanto utilizzato da secoli in alcune città di mare.

Non è necessario fare dei paragoni ma nell’ascolto, che consiglio tutto d’un fiato assieme alla lettura delle note (che non possono essere neppure definite tali perché la veste grafica e didascalica sono così curate che costituiscono un’opera nell’opera), si ha la possibilità di passare in rassegna un caleidoscopio di sonorità che affascinano.

Tutti i brani meritano ma in particolare mi sono piaciuti “Tochet Pochet”, con un vulcanico sax e controtempi molto azzeccati dove il testo suggerisce la preparazione della ricetta del Bisato alla Venexiana (capitone in umido).

Io sono Lemuel” che è l’unico brano originale, la cui musica è dei cugini Venegoni mentre i testi sono del solo Maurizio; un bel riff di chitarra e flauto ne costituiscono l’ossatura mentre nel finale c’è un solo di sax molto accattivante.

E poi “4tro (quattro)”, che strano titolo, è dedicato a David Crosby ed alla formazione di cui ha fatto parte, i quattro appunto C.S.N. & Y., che m’è piaciuto con una andatura tra rock e jazz, chitarra e sax che s’intrecciano come si trattasse di un duello.

In conclusione un gran bel lavoro che val la pena di cercare, anche nella versione in vinile che è curatissima come quella in cd e con un packaging molto d’effetto.

La copertina del vinile

Una band da tenere sott’occhio e da ascoltare live; a tal proposito il gruppo si esibirà alla Darsena Live Music di Castiglione del Lago il prossimo 14 novembre durante la Domenica Prog, il primo appuntamento organizzato dall’associazione Trasimeno Prog al chiuso dopo il forzato fermo dovuto alla pandemia.

Di seguito tutte le info: https://www.trasimenoprog.com/domenica-prog/.

Non mancate !!!

#stayprog

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