Cerca
Close this search box.

Trasferta a Verona per Vinitaly special edition: stand umbro con sei cantine d’eccellenza dell’Umbria Top Wines

PERUGIA – Il vino umbro e l’Umbria del vino ripartono cercando di lasciarsi alle spalle un periodo non facile a causa della pandemia. Parola d’ordine è accelerare la ripresa del settore sui principali mercati d’interesse e obiettivo principale è fare il punto sul futuro del comparto anche alla luce dei nuovi trend di acquisto e consumo.

“Umbria.” È questo il messaggio sintetico con il quale Umbria Top Wines, la società cooperativa del vino umbro che raggruppa oltre il 95% dei produttori regionali, intende sottolineare che la regione è essa stessa un punto di riferimento, che il territorio rurale regionale è la centralità, che da una immagine coesa dell’Umbria del vino si debba ripartire per un processo di promozione post Covid che non permette divisioni o azioni frammentate ma un piano di sviluppo unico e concertato di attività con l’obiettivo di fare squadra. Umbria, punto e basta insomma. Perché l’Umbria è una regione “scrigno” di grande qualità ed il vino può esserne un punto di riferimento.

Così, dopo aver archiviato le due fiere svoltesi subito prima dell’avvento del Covid (gennaio 2020 ad Amsterdam, febbraio 2020 a Parigi) e dopo una esperienza collettiva on line lo scorso novembre con “Wine2Wine”, sarà la squadra dell’Umbria del vino a promuovere i vini della regione, con una comunicazione che intende fare il “punto”. L’occasione è quella di Vinitaly Special Edition a Verona (17-19 ottobre) – in attesa del Vinitaly di aprile 2022 – dove nel consueto contesto internazionale riservato al wine business saranno 6 le cantine umbre, provenienti da varie aree vinicole della regione, presenti all’edizione speciale del Vinitaly in rappresentanza dell’enologia regionale. La formula sarà quella consueta dello stand collettivo (Pad 4 / stand B3) curato da Umbria Top con 6 cantine espositrici presenti a Verona provenienti da varie aree vinicole dell’Umbria come Montefalco, Orvieto, Perugia, Narni/Amelia, Torgiano, Trasimeno: Chiorri, Lungarotti, Leonardo Bussoletti, Antonelli San Marco, Scacciadiavoli, Pucciarella.

Saranno quindi loro a fare da apripista al ritorno dell’Umbria del vino nella più importante fiera del vino italiano, seppur in formato diverso, per cavalcare quel rimbalzo che sembra decisamente solido, per il comparto, dopo mesi difficili, segnando fisicamente e simbolicamente la ripartenza. L’auspicio è quello di ri-stimolare la conoscenza del territorio regionale in un contesto, come Vinitaly, dove si tornerà ad incontrare compratori provenienti da tutto il mondo.

Domenica 17 ottobre, presso il Pad. 4 stand B3, l’Umbria del vino darà il benvenuto a tutti gli operatori con una degustazione speciale delle sei aziende presenti, che proporranno, dalle ore 10 alle 12 i loro vini di punta in anteprima. Dall’area del Trasimeno, Colli del Trasimeno Gamay 2020 – Pucciarella; dalle terre di Montefalco, Trebbiano Spoletino DOC – Scacciadiavoli; Montefalco Sagrantino, DOCG 2016 – Antonelli San Marco; da Torgiano, Torre di Giano Vigna il Pino 2018 (Torgiano Bianco DOC) – Lungarotti (in anteprima mondiale); dai Colli Perugini, Grechetti Selezione Antonio Chiorri 2019 DOC – Chiorri.

Lunedì 18 ottobre è stato pensato, sempre presso lo stand umbro, un momento di incontro tra le cantine presenti, i rappresentanti dei consorzi territoriali, alla presenza del presidente di Umbria Top Massimo Sepiacci e dell’assessore regionale all’agricoltura, nonché vicepresidente della Regione Umbria, Roberto Morroni.

A dare slancio a questa trasferta veronese arrivano inoltre notizie incoraggianti. Anche in ottica dell’aumento della competitività del settore vitivinicolo umbro. È notizia recente, infatti, quella dei 15 vini (record per la regione) che hanno conquistato i Tre Bicchieri della Guida Vini d’Italia 2022 del Gambero Rosso. “La piccola regione del centro Italia si conferma minuta solo per dimensioni” commentano dalla celebre Guida. L’elevato numero dei Tre Bicchieri conquistati, sono infatti lo specchio esatto di una produzione in grande spolvero qualitativo che valorizza i rossi, ma mette anche in evidenza l’animo bianchista della regione.

Senza dimenticare, inoltre, una vendemmia 2021 di qualità. Poca uva ma buona, a tratti ottima. Ed in un contesto di mercato del vino italiano e umbro in forte ripresa sui mercati del mondo e su quello interno. Con la riapertura dei ristoranti e delle enoteche in tutto il mondo, i segnali positivi per le esportazioni del vino umbro non si sono fatti attendere con un aumento delle vendite all’estero del 21,8%, da 14,3 milioni di euro a 17,5 milioni, secondo dati Istat – Coeweb riferiti al primo semestre 2021 rispetto ai primi sei mesi del 2020. Settore vitivinicolo regionale, insomma, punto di forza e “traino” per l’economia del territorio con i circa 13 mila ettari di superficie vitata.

All’interno dello stand umbro saranno proiettati video che promuoveranno le eccellenze turistiche regionali (uno è “Io amo il mare dell’Umbria” della campagna promozionale curata dall’agenzia Testa) concessi gentilmente dall’Assessorato al Turismo della Regione Umbria. Stand che utilizza una immagine “simbolo” dell’Umbria del vino concessa gentilmente dalla Tenuta di Saragano.

Il calendario delle attività di Umbria Top non si fermerà a Verona ma farà tappa poi a seguire in Olanda, (Bellavita Amsterdam, 10/13 gennaio 2022), in Germania al Prowein di Dusseldorf (marzo 2022) ed infine ancora a Verona per il Vinitaly (aprile 2022).

Articoli correlati

Commenti