POSTIGNANO – Un gioiello di borgo medievale senza euguali e’ sicuramente Postignano, recuperato dopo i vari danni provocati in questi anni dagli eventi sismici e dal degrado. Ritornato al suo splendore il castello e’ la perla della Valle del Vigi. Abbiamo parlato lungamente della sua storia e delle sue peculiarità ambientali, storiche e artistiche. E’ anche doveroso, però, soffermarsi su reperti di grande fascino e ricchezza culturale, salvati dalla corruzione del tempo, dalla trascuratezza dell’uomo che a volte non è meno delle calamità naturali. Ecco quindi la chiesa di San Lorenzo o della Santissima Annunziata dedicata, in origine (IX sec.), a San Primiano, culto diffuso in questa zona. L’edifico così come oggi ci è arrivato risale al XIV secolo.
Il suo interno è una galleria d’arte in affresco con opere di eminenti pittori marchigiani come Angelo di Bartolomeo da Camerino detto il maestro di Gaglianvecchio di Montesanto; la bella e suggestiva oltre che commovente Crocifissione (nella foto di copertina) della cerchia dei De Magistris sempre di artisti marchigiani conosciuti come i Caldarola dell’omonimo paese. E’ questo il dipinto che andremo a scoprire, attribuito e rinvenuto dopo il crollo di un muro nella parete di fondo quindi: Crocefissione tra angeli, la Madonna e San Giovanni. Passiamo alla descrizione dell’ affresco ben restaurato. Il Cristo Crocifisso e’ al centro, tra angeli inginocchiati su nuvole; quello di destra in abito rosa porge la coppa del sangue che fuoriesce dal costato del Crocifisso.
Quello di sinistra (nella foto qui sotto) in tunica verde, è a braccia spalancate con l’espressione dolente come volesse presentare la scena e i suoi personaggi.
Sotto, a destra, la Madonna Addolorata è in abito scuro con la mano sinistra adagiata sul petto e con la destra tiene il manto ai fianchi; a sinistra l’Apostolo Giovanni con tunica verde avvolto nel manto paonazzo, ha le mani giunte portate al petto. Sul braccio sinistro si intravede il libro rosso dei vangeli.
I due personaggi sono ben evidenziati dall’aureola dorata che ne risalta il volto, affranto e dolente. Il fondo blu del cielo, intenso, mette in rilievo le ali variopinte dei due angeli i quali con il piumaggio minuzioso, creano e danno vita a un movimento, dirompendo sulla scena piatta e immobile.
L’opera si caratterizza per la sua accennata staticità mettendosi in rapporto con altre produzioni pittoriche dell’ epoca realizzate anche su tavola, da artisti piu o meno noti della stessa cerchia.
Visitare Postignano e’ d’obbligo per tutti coloro che, in ogni stagione, si avventurano con escursioni e gite in questa parte fantastica della nostra verde Umbria.