“Avete voluto la bicicletta, ora pedalate!” È una frase idiomatica che spesso si sente dire per richiamare le persone ai propri impegni. Gli artisti di Stravagante, il primo Festival itinerante su sellino che si snoda tra Lazio, Umbria e Marche, non hanno alcun problema a raccogliere l’invito. Anzi, si lanciano in un’impresa che copre la penisola coast-to-coast.
La carovana di artisti parte da Villa Pamphilj a Roma e arriva ad Arcevia nelle Marche, portando con sé spettacoli, concerti, attività all’aria aperta e momenti di festa. Lunga tappa intermedia è naturalmente l’Umbria, in particolare, Spello e il Monte Subasio, dove si terranno una serie di eventi a cura di Fontemaggiore.
Le inziative che avranno luogo nella nostra Regione si snodano tra 15 e 17 settembre.
F.I.A.B.E., l’ultima creazione di Fontemaggiore, sarà presente tutte le serate di Festival al Teatro Subasio di Spello alle 21.30. Ancora in città, per tutti e tre i giorni, avranno luogo la visita all’Orto botanico a cura della Fondazione Barbanera 1762 (ore 17.00) e l’installazione artistica “Frangimottole dell’universo: un sogno visionario” dalle 17.00 alle 20.00 in Piazza della Repubblica (Sala Crispoldi). Mentre solo il 16 settembre, a partire dalle 16.00, si terranno una serie di eventi al Cortile di Sant’Andrea: spettacoli, concerti e incontri. Proprio qui si attenderà la carovana di artisti che in giornata attraverserà l’Appennino.
Salendo sul Monte Subasio il 15 e il 17 settembre si potrà partecipare al Trekking e alla cena al Mulino Buccilli, accompagnata da incursioni teatrali. Solo il primo giorno, invece, si terrà il concerto di Baldo&Papero, “L’importante è perdere”, con interventi performativi teatrali di Valentina Renzulli.
Stravagante nasce dalla collaborazione di Teatro Giovani Teatro Pirata, Marche, Fontemaggiore, Umbria, e Teatro Verde, Lazio. Il Festival recupera in modo interessante la dimensione girovaga dei comici declinandola in una dimensione green e di attività fisica all’aperto. Il binomio, spesso in contrastato, natura-cultura trova così una nuova sintesi che potrebbe stimolare nuovi spettatori del territorio “investendo”, scrivono gli organizzatori, “dove si risparmia e unendo ciò che è stato diviso”. Intanto agli artisti non resta che pedalare.