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Al Corciano Festival nel segno di Dante, inizia la 57esima edizione

CORCIANO – Si alza il sipario sulla 57° edizione del Corciano Festival e a inaugurare la kermesse sarà, sabato 7 agosto, l’Ensemble Micrologus, con un concerto dedicato alle musiche di trovatori francesi e anonimi italiani all’epoca di Dante Alighieri. In programma anche visite guidate alle cinque mostre appositamente allestite e l’apertura della Taverna del Duca, con le eccellenze del territorio.

Corciano torna a essere luogo e contenitore di sperimentazioni, di espressioni artistiche diverse, fra tradizione, innovazione e valorizzazione del territorio.

Tanti gli appuntamenti in programma fino a Ferragosto, con un ricco cartellone dedicato alle arti visive, al teatro, alla musica, alla letteratura, alle rievocazioni storiche e all’enogastronomia.

Filo conduttore – come ci racconta il direttore artistico, Lorenzo Spurio Passamonti, sarà il sommo poeta, Dante Alighieri: “Tutta questa edizione è un omaggio a Dante, nei 700 anni dalla morte del sommo poeta e le sue opere, la sua arte sarà in ogni concerto, spettacolo, forma artistica e letteraria. Tante le novità, ma non mancherà la tradizione, con le rievocazioni storiche, le arti visive, con una mostra diffusa su tutto il paese e con artisti provenienti da tutta Italia. Corciano in agosto diventa un appuntamento imperdibile che non è solo cultura e spettacolo, ma anche enogastronomia. A Corciano, si respira una atmosfera unica, in cui tutta la comunità è pienamente coinvolta. Visitare Corciano in questo periodo significa scoprire un piccolo angolo di paradiso. Il tutto nel rispetto normative anticovid”.

Si comincia quindi alle ore 18 in Piazza Doni con l’inaugurazione del Festival a cui seguirà la visita guidata alle mostre partendo dall’esposizione ideata, curata e coordinata da Gabriele Perretta “+ Divenire. Dove inizia il nuovo esodo” (dal 7 al 29 agosto). La mostra ha come nodo centrale il concetto di evoluzione nell’arte e nella vita dei soggetti plurali, in movimento verso una nuova antropologia. Le diverse sezioni che la configurano mirano a testimoniare che l’arte e il suo essere sociale si trovano ad attraversare una nuova e importante fase storica. Area Mono: quattro interventi installativi monografici, site specific. Fieri: Dalla popolare fotografia documentaria, agli aforismi sulla condizione di genere del performare contemporaneo. Forma fluente: note celebri, carte musicali e scritture sonore divengono opere. Ubi/Ibi: Post-produzioni fotografiche, manifesti, stencil art, sticker maker, fumetto, illustrazione, banner e nuovi Stendali diffusi nel Borgo. Tra gli artisti in mostra: Dorothea Lange, Cindy Sherman, Francesca Woodman, Shirin Neshat, Paola Gandolfi, Tomaso Binga, Titina Maselli, Giosetta Fioroni, Mirella Bentivoglio, Anna Utopia Giordano, Annalaura di Luggo, Antonello Matarazzo, Nello Teodori.

Le altre esposizioni (dal 7 al 15 agosto): “Mostra di strumenti musicali dal Medioevo al Rinascimento”, ideazione e cura Giovanni Brugnami, in collaborazione con I Menestrelli di Corciano; “Arcieria e armi medievali”, a cura di Mauro Ragni in collaborazione con Sebastiano Rabito, Stefano Bacecci, Sara Castelli e Sandro Fondacci; “Resilienza”, personale della pittrice Laura Simoni; “Museo della Memoria” del Maestro Giuseppe Magnini, esposizione dedicata all’alternanza tra leggenda e storia.
Inaugurazione anche per la sezione musicale che, alle 21.30 in Piazza Coragino, vede protagonista l’Ensemble Micrologus con “Ballata, I vò che tu ritrovi amore” musiche di trovatori francesi e anonimi italiani all’epoca di Dante Alighieri. Un excursus tra le musiche dei più importanti trovatori del XIII sec. che Dante cita nelle sue opere per descrivere l’eccezionale ambiente musicale che ben conosce, confrontate con la più antica produzione italiana di ballate del primo Trecento. (Spettacolo a pagamento).

Alle 20 la Taverna del Duca sarà pronta ad accogliere i commensali con le eccellenze umbre. Quest’anno anche anche i menù saranno dedicati a Dante.

Naighi

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