TERNI – Parte oggi venerdì 30 luglio la nuova impresa di Senza Marce. Dal Bar Cospea in risciò per tre giorni alla conquista dell’Umbria. Il tutto per uno scopo benefico: raccogliere fondi a sostegno dell’Ospedale di Terni per il potenziamento delle aree comuni destinate a medici e infermieri. Questa è la sfida di “Rishow”. Il percorso prevede 280 chilometri tra montagne, colline e borghi alla scoperta della nostra terra. Il primo giorno ci sarà la tappa da Spoleto fino a Montefalco per arrivare a Assisi. Il secondo, l’arrivo al lago Trasimeno con sosta a Magione, mentre il terzo e ultimo giorno ci sarà il rientro a Terni passando per Orvieto, per poi concludere sempre davanti al Bar Cospea. La squadra a bordo del risciò è composta da Leonardo Agostini (37 anni, nella vita tecnico delle telecomunicazioni), Riccardo Ippoliti (35 anni, programmatore industriale), Massimiliano Natali (36 anni, game designer) e Alessandro Dell’orso (35 anni, assicuratore).
Ne parliamo con Massimiliano Natali che è tra i fondatori di Senza Marce, un progetto nato nel 2013 da un gruppo di amici. “L’idea iniziale era di percorrere 300 km attraverso l’Italia per unire i due mari, Adriatico e Tirreno, a bordo delle classiche city bike per uso domestico. Un viaggio pensato per zittire tutti gli scettici che ci dicevano come fosse impossibile pedalare con delle olandesine senza marce, per di più attraversando l’Appennino.” L’intento è sempre stato quello di vivere con leggerezza, non prendendosi mai troppo sul serio, esplorando sé stessi ed il rapporto con gli altri attraverso la fatica. “Questo spirito di confronto con i propri limiti e di ricerca del punto di massima fatica, sono i capisaldi che ci hanno spinti, negli anni, a cercare sempre nuove sfide, difficili se non impossibili. Sfide senza marce che ci costringono ogni volta a cercare qualcosa di profondo dentro noi stessi.” La squadra è variabile, oltre ai quattro in partenza con Rishow, in questi anni hanno partecipato anche Umberto Boccioli, Davide Scarpa, Simone Proietti e Stefano Massaccesi. Più di 45.000 i chilometri percorsi con le olandesine, pedalando in 7 nazioni diverse e in due differenti continenti, arrivando fino alle montagne dell’Alto Atlante marocchino.
Nel 2019 arriva anche il primo viaggio in risciò con l’intento di portare un mezzo tipicamente marittimo fino in cima all’Appennino. “Dopo quel viaggio abbiamo cominciato a preparare il giro dell’Umbria poi il Covid ci ha costretti in casa ma adesso che piano piano si sta tornando alla “normalità” è ancora più importante dirottare le nostre attenzioni verso un viaggio che ci faccia scoprire il nostro territorio, ed è ugualmente importante cercare di convogliare l’attenzione, suscitata dalla curiosità, verso un’opera costruttiva” prosegue Natali. “È così che è nata l’idea della raccolta fondi, una campagna atta al potenziamento delle aree comuni dell’ospedale di Terni. Dopo mesi in cui medici e infermieri si sono letteralmente votati alla battaglia al Covid era doveroso pensare a qualcosa che potesse migliorare, anche sensibilmente, la loro situazione lavorativa. Siamo coscienti che sia una goccia nell’oceano ma siamo ugualmente convinti che ogni goccia serva a riempire un oceano più grande.”
Un’attività locale ha deciso di sostenere la nuova sfida. “In tutto questo, di fondamentale importanza è stato il ruolo del Bar Cospea e nella fattispecie di Paolo Durastanti. Sentendoci fantasticare riguardo l’idea di pedalare con un risciò si è offerto spontaneamente come sponsor, provvedendo all’acquisto del “Magic Risció giallo” e nel tempo ha sempre mostrato il desiderio di promuovere eventi come quello lanciato quest’anno. Senza di lui, va detto, niente di tutto questo sarebbe stato possibile.”
Per partecipare alla raccolta fondi ci sono due modi. Acquistando le magliette dell’evento presso il Bar Cospea e donando tramite la piattaforma GoFundMe.com. Dai canali social di Senza Marce sarà possibile seguire la tre giorni con l’hashtag #girodellumbria. La raccolta proseguirà fino al 30 settembre quando i ragazzi ripartiranno per compiere un mezzo giro d’Italia, dalla Basilicata fino a Cesenatico, per concludere poi con la partecipazione alla “Granfondo Nove Colli” sempre in sella alle loro olandesine.
Sara Costanzi