GUBBIO – Tavole Eugubine patrimonio dell’umanità. Le prime firmatarie della petizione sono l’attrice e scrittrice Patrizia Zappa Mulas, a Gubbio ha ambientato il noir ‘Il talento della vittima’, e la giornalista ed editrice Anna Buoninsegni Sartori che ha realizzato una riproduzione a secco in carta di cotone di alcuni frammenti delle epigrafi. La petizione per il riconoscimento UNESCO è stata inviata al Presidente della Repubblica Mattarella, al Presidente UE Sassoli, al Primo Ministro Draghi, al Ministro Franceschini, alla Presidente dell’Umbria Tesei, al Sindaco di Gubbio Stirati, al Soprintendente ABAP Umbria Cajano.
“Ci sentiamo particolarmente motivati a proporre il riconoscimento delle Tavole Eugubine, conservate nel Museo Civico della città di Gubbio, come patrimonio dell’umanità. Sono un tesoro archeologico inestimabile che testimonia come un’antica civiltà italica abbia affrontato catastrofi naturali e conflitti territoriali stringendo un patto solidale tra le comunità di un vasto territorio e fondando la prima federazione della storia”.
“Le sette lastre delle Tavole – si legge nella nota stampa – sono il più grande documento religioso dell’età classica che ci è pervenuto intatto, la cui importanza è pari, tanto per fare un paragone, alla Stele di Rosetta, nota in tutto il mondo. Le parole bronzee sono un archivio sacro concepito tremila anni fa, una sorta di messale primitivo che prescrive le liturgie civiche della confederazione di comunità pastorali umbro-sabine che ha governato il territorio centro italico prima della fondazione di Roma e vi ha tracciato le prime vie di comunicazione. Forse oggi tale stupefacente testimonianza è poco conosciuta e apprezzata, se non in una cerchia ristretta di appassionati e studiosi. Eppure queste Tavole devono aver goduto di ampia fama in tutta Europa, se nella seconda metà dell’ottocento Tolstoj le cita in Anna Karenina, quando ne fa leggere una versione in francese al marito di Anna”.
“I testi sacri delle Tavole Eugubine – continuano a spiegare i sostenitori – furono trascritti inizialmente su materiali deperibili come pelli di pecora, cortecce e teli di lino, e incisi nel bronzo tra il III e il I secolo a.C.. Si tratta di 4.365 parole di un discorso concepito molti secoli prima quando Gubbio era appena un villaggio di legno e il monte Ingino il luogo sacro dove si riunivano le venti comunità federate per eleggere i rappresentanti sacri che celebravano i riti prescritti nelle Tavole, amministrando la giustizia, risolvendo le contese e raccogliendo i tributi necessari a finanziare la difesa e la cura del territorio. Era un’organizzazione collegiale fondata sul principio della rappresentatività che escludeva la concentrazione del potere in una sola persona. Molti dei riti e della simbologia numerica della ‘Festa dei Ceri’, che si celebra a Gubbio il 15 maggio, sono profondamente legate ai contenuti delle Tavole, anzi da esse derivano”.
In questi testi compaiono per la prima volta i termini sancire, auctoritas e arbiter che si trasmisero a Roma attraverso i re sabini (Numa Pompilio e Anco Marzio) e sono diventati i fondamenti concettuali del Diritto Romano. Questo passaggio decisivo della cultura umana era sparito dalla memoria storica ed è stato riscoperto grazie alla decifrazione delle Tavole Eugubine, a cura di studiosi glottologhi tra cui Devoto e Prosdocimi e Augusto Ancillotti, massimo studioso vivente. Questo le rende un documento di straordinario valore per la storia italiana ed europea.
I FIRMATARI
I firmatari della petizione Andrea Carandini, Goffredo Fofi, Annamaria Guarnieri, Paolo Fallai, Franco Cordelli, Masolino D’Amico, Flavio Caroli, Valerio Magrelli, Alfonso Berardinelli, Claudio Longhi, Marco Senaldi, Filippo La Porta, Davide Rondoni, Oliviero Diliberto, Annarosa Buttarelli, Giacomo Marramao, Mario Martone, Stefano Boeri, Salvatore Carrubba, Maria Giulia Castagnone, Marina Colonna, Elio Pecora, Giorgio Amitrano, Silvia Piera Calamandrei, Renato Minore, Silvia Carandini, Beppe Navello, Paola Mannoni, Lidia Ravera, Sandra Petrignani, Giampiero Mughini, Ginevra Bompiani, Marino Sinibaldi, Felice Cimatti, Giancarlo Cauteruccio, Nanni Garella, Ruggero Cappuccio, Rodolfo di Giammarco, Piero Maccarinelli, Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco, Ivan Berni, Riccardo Sabbatini, Ruggero Savinio, Annelisa Alleva, Gianfranco Albano, Francesco Scacciati, Pino Strabioli, Stefano Napoli, Marco Cecchini, Vincenzo Pietrini, Nicla Vassallo, oltre a Franca Valeri e Philippe Daverio di recente scomparsi.