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Il consigliere Andrea Fora chiede alla Regione di attivarsi per riaprire l’accesso delle RSA

PERUGIA – Riaprire l’accesso delle RSA a familiari, parenti e amici per tornare a far visita ai nostri cari. Un desiderio condiviso e condivisibile. Chissà se e quando attuabile. Intanto il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) ha annunciato  un’interrogazione a risposta scritta per sapere “se la Regione non intenda attivarsi nei confronti del Governo nazionale per sollecitare l’emanazione di norme e disciplinari” per tornare a riaprirle. Il tutto purché si possa garantire da un lato la sicurezza degli accessi e delle strutture, dall’altro senza scaricare, con dubbi e incertezze interpretative, le responsabilità sui gestori delle strutture. Inoltre Fora chiede “se la Regione non intenda definire misure economiche ‘ad hoc’ per aiutare tutte le strutture umbre a dotarsi delle ‘stanze degli abbracci’, complete di tutti i dispositivi di sicurezza previsti dalle normative.

Mentre gran parte del Paese si trova in zona gialla – scrive Fora – le Rsa purtroppo restano per le famiglie ancora una vera e propria ‘zona rossa’, non è più tollerabile che mentre si possa tornare ad incontrarsi e cenare insieme all’aperto, non sia invece possibile tornare a incontrare ed abbracciare i propri cari nelle Rsa. Queste chiusure risultano ancor più incomprensibili dal momento che gli ospiti fragili delle RSA sono stati vaccinati, così come gli operatori, ed è perciò venuto il tempo di favorire una loro riapertura agevolando l’interpretazione e l’attuazione di norme e circolari fra Stato e Regioni che da un lato chiariscano fino in fondo compiti e adempimenti a carico dei gestori delle strutture e dall’altro ciò che è richiesto a cittadini e Regioni.

Da recenti indagini pubblicate in questi giorni emerge che almeno nel 64 per cento delle RSA italiane, viste le incertezze normative, sono impedite le visite dei familiari e che solo il 20 per cento delle strutture ha predisposto le cosiddette ‘stanze degli abbracci’”.

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