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Il Prog del Terzo Millennio #22: Niccolò Clemente

Fin da quando abbiamo dato inizio a questa rubrica mi è sembrato giusto dare spazio ad artisti emergenti che si affacciano in un panorama musicale molto denso, affollato da tante proposte. E proprio in virtù del fatto che tante sono le produzioni ,quando accade di avere una “dritta” la reputo una buona cosa.

Così oggi parliamo di un artista, Niccolò Clemente, grazie all’input di una sua collega, Barbara Rubin, di cui il Prog del Terzo Millennio ha parlato due mesi orsono, che in un post lo ha citato.

Per farlo mi addentro in un percorso al contrario, nel senso che inizio dalla sua ultima produzione, concepita come le altre due con lo pseudonimo di Baron Munchasen.

Il disco, o per meglio dire l’opera, perché di questo si tratta, è disponibile solo in digitale; è composta 11 brani (più una ghost track), che accompagnano un delizioso booklet rettangolare pieno di disegni realizzati dallo stesso musicista, dei testi dei brani e di notizie sulla  produzione musicale.

Il musicista / polistrumentista, nell’album suona di tutto, dal basso alle tastiere e pure la voce è sua in tutti i brani, se la cava bene.

La sua è una proposta davvero variegata, di non semplice catalogazione; oggi quando si ha a che fare con qualcosa che s’estranea da quanto sdoganato dai media, intendendo con questo solo la tv, perché per fortuna la rete è popolata da molto altro, si cerca di inserire un dico o un artista in un determinato contesto; preferisco parlare di contaminazione tra generi, infatti qui c’è di tutto, prog ma non solo; dal rock, alla psichedelia, alla musica elettronica.

Accompagnato da validi musicisti validi ci piace segnalare alcuni brani quali “Sinopia”, una ballata dall’ottimo arrangiamento tra tastiere e fiati, “In the reality” con un bel solo iniziale di chitarra ed una ritmica robusta o l’elettronica di “Fading into shades”; anche il resto del disco è piacevole e meritevole d’ascolto.

Due brani, precisamente “The hill” ed “Orchid”, usciti come singoli, sono presenti nelle due produzioni precedenti.

Parliamo ora dell’extended play “Der Prozess”; anche questo dall’inusuale confezione, la copertina è del pittore Brokoola, questa volta accompagnata però dal supporto fisico (il cd).

E’ ispirato dal romanzo di Kafka “The Trial” e contiene tre brani per poco più di diciassette minuti. Il brano d’apertura “The hill” (libera traduzione della poesia l’Infinito di Leopardi), è molto interessante e nel finale spicca un buon solo di sax. “Die legednde vom hellingen trinker” è caratterizzato dalla chitarra; prima con un bel fraseggio sostenuto dalla batteria e poi sfocia in un assolo che copre il resto del brano; nella parte finale anche un bel giro di basso.

“Der prozess”, per sintetizzatore e voce è, vuoi per la lunghezza del brano, circa 7 minuti, diffficle da seguire in effetti; soluzioni care al Banco del Mutuo Soccorso, tra le fonti ispirative (per ammissione dello stesso artista nel booklet), fanno capolino.

E veniamo alla prima uscita, l’extended play “Orchid”, composto da quattro brani, anche questo book e cd.

In apertura la title track “Orchid”, piano e voce; un bel modo per iniziare. A seguire “Listen to the fable”, in realtà versione alternativa del brano precedente con la voce recitante di Melanie Atreidae.

Chiudono il disco due brani live, ambedue per chitarra e voce; il primo è “Little fools” e l’altro si intitola “Ship the moon”; in essi la vocalità di Niccolò a momenti è simile a quella d’un altro artista che apprezzo molto, Warren Haynes, componente dei Gov’t Mule e per lungo tempo dell’Allman Brothers Band.

Riepilogando tre lavori, abbastanza differenti uno dall’altro, a testimoniare la vena creativa di Niccolò, che merita d’essere seguito, anche nella sua recentissima produzione, disponibile su Youtube, con il progetto “Il Carro di Fieno”, insieme a Giovanni Boero ed il delizioso brano “Il segreto del ladro di caramelle”. Prendetevi tre minuti per vederlo.

Chi si fosse incuriosito può trovare a questo link tutte informazioni sui lavori di Niccolò Clemente:

https://baronmunchausen.bandcamp.com/album/the-scent-of-the-colors

#stayprog

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