L’avevamo accennato presentando l’intervista con Carlo Massarini che non sarebbe stato facile parlare solo di prog con lui, e in effetti, come un maestro concertatore, il buon Carlo non si è lasciato imbrigliare.
L’intervista è andata in onda sulle pagine Facebook di Trasimeno Prog, Vivo Umbria e Area Prog e sul canale YouTube di Trasimeno Prog è stata l’occasione per ripercorrere alcuni momenti della sua lunga carriera giornalistica e anche di fotografo, e per accennare a momenti che sono legati a periodi ben definiti.
Il prog nacque probabilmente o quanto meno la miccia venne accesa, per poi esplodere, con la pubblicazione nell’ottobre del 1969 dell’album “In the court of the Crimson King” dei King Crimson.
Venne recepito in Italia più che in altri paesi, con la discesa in campo, anche come esibizioni al vivo, di gruppi come Genesis e Van Der Graaf Generator e con l’affermarsi delle band nostrane come PFM e Banco del Mutuo Soccorso.
Allora si parlava ancora di pop, il termine prog è nato successivamente; bastava proporre qualcosa che andasse fuori dai canoni, in qualsiasi direzione, per catalogarlo come pop, accezione con cui facilmente si pensava d’inserire un’artista in un ambito esterno della musica “leggera”.
Oggi certe distinzioni non servono più; la musica, grazie alla tecnologia ed ai social, si segue in maniera differente, è tutto veloce, velocissimo anche se andrebbe apprezzata, ascoltata con interesse, analizzata, come si faceva un tempo, ma è un parere del tutto personale.
Anche sotto il profilo fotografico la tecnologia ha cambiato tutto; si andava ad un concerto, si scattavano foto e magari non si aveva certezza del risultato finché non si sviluppava il rullino; oggi si scattano centinaia di foto nello spazio di secondi, con la certezza di poter verificare il risultato in tempo reale.
Di questo si è parlato, del fatto che la distinzione fondamentale tra i generi musicali è alla fine soltanto una; la musica che ci piace ed il resto, e lo possiamo riscontrare senza addentrarci in tante catalogazioni o suddivisioni.
Nove anni fa incrociammo il giornalista ligure quale presentatore della manifestazione “Le radici del Rock”, una due giorni di musica realizzata a Viterbo mentre un paio d’anni fa eravamo con lui ad un concerto di Gianni Nocenzi.
Il presidente di Trasimeno Prog Massimo Sordi e il sottoscritto ringraziano Carlo Massarini per la sua disponibilità augurandosi magari possa prendere parte all’auspicabile seconda edizione del Trasimeno Prog Festival.
Arrivederci al prossimo appuntamento con “4 chiacchiere a casa di”.
#stayprog