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Tutti i numeri del Festival di Spoleto n. 64

SPOLETO – Come da tradizione internazionale e multidisciplinare, ma con il nuovo tocco di  Monique Veaute che ha presentato il stamattina il programma del 64° Festival dei Due Mondi di Spoleto, il primo dopo l’epoca Ferrara. La manifestazione spoletina si presenta con un cartellone ricchissimo di eventi.

Dal 25 giugno fino all’11 luglio, il periodo storicamente occupato dalla manifestazione, il Festival torna a dispiegare pienamente le sue forze nei luoghi di Spoleto: 60 gli spettacoli, di cui molti in prima italiana e 5 in prima assoluta, disposti in 15 sedi differenti. Il totale è di 500 artisti da 13 Paesi.

Particolarmente vario è il programma musicale con 22 concerti. Dalla grande musica classica con la residenza di Budapest Festival Orchestra e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, due tra le dieci orchestre più importanti del mondo, all’indie del duo Colapesce e Dimartino (nella foto in basso), in vetta alle classifiche dopo il successo sanremese Musica leggerissima. Spazio anche al jazz con i pianisti Brad Mehldau e Fred Hersch e alla musica medievale umbra dell’Ensamble Micrologus.

Spazio alla danza con 11 spettacoli internazionali, il cui fil rouge sta nella presenza di linguaggi differenti all’interno della stessa creazione.

Ad unire i 19 eventi della sezione teatro, invece, è l’attenzione alle nuove drammaturgie emergenti sia internazionali, come The American Moth di Alan Lucien Øyen, che nazionali con due grandi rappresentanti quali Lucia Calamaro e Liv Ferracchiati (nella foto in basso).

Accanto alle esperienze hic et nunc, Monique Veaute ha voluto creare un digital stage sul quale si succederanno cinque spettacoli filmati, tra cui l’opera-film Jean d’arc di Romeo Castellucci.

Le rassegne ospitate dal Festival di Spoleto, tra conferme e novità, saranno cinque. Ritornano, infatti, sia i Laboratori internazionali a cura dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico che La MaMa Spoleto Open, mentre inaugura proprio a Spoleto il Festival Rai per il Sociale sotto la guida di Giovanni Parapini.

Infine le mostre nel cartellone, tre, mentre diciotto gli incontri.

Un programma ricco e sostanzioso che, però, non può evitare di interfacciarsi con la realtà traballante della pandemia, tra le sue limitazioni e l’andamento altalenante dei contagi.

A questo proposito è intervenuto in conferenza stampa Dario Franceschini. Il ministro della Cultura ha annunciato per la prossima settimana una riunione con il CTS che prevede all’ordine del giorno nuove regole per gli spettacoli dal vivo, in particolare quelli all’aperto. Insomma delle linee guida migliorate che, ci auguriamo, vadano nella direzione di salvaguardare a qualsiasi costo gli eventi estivi purché l’andamento dei contagi rimanga basso.

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